Anche il ministro Lollobrigida è convinto: via libera ai low alcol. Presto sarà possibile produrre bevande a base di succo d’uva fermentato eliminando l’alcol.
Regolamentare la produzione in Italia di vini dealcolizzati o a basso tenore alcolico. La bozza del provvedimento è stata presentata dal ministro Lollobrigida alla fine dello scorso novembre.
Un’iniziativa che ha segnato una vera inversione a “U” da parte del ministro che inizialmente non era favorevole a questa tipologia di produzione. Più di una volta a partire dallo scorso Vinitaly aveva infatti ribadito «per me il vino è quello fatto con l’alcol». Posizione condivisa con parte del mondo agricolo, non da quello delle imprese del vino.
Poi col trascorrere dei mesi il ministro ha dimostrato di ascoltare le ragioni delle imprese e la posizione è cambiata: presto sarà possibile produrre bevande a base di succo d’uva fermentato eliminando in tutto o in parte l’alcol e chiamarle “vino dealcolizzato”.
D’altro canto, la domanda di mercato per tali prodotti è in forte crescita in particolare in Nord America e Nord Europa. I vini no alcohol o low alcohol possono aprire sbocchi a fette di produzione enologica di minore qualità e che faticano a trovare mercato. Il tutto garantendo una sostenibilità dei vigneti sul territorio.
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Fonte: Il Sole 24 Ore