La visita a Palazzo Chigi: “Patto con la Ue troppo importante, trattiamo” il governo spaccato: Tajani è possibilista ma Lollobrigida frena.
Un`ora di lezione di macroeconomia, ma il cerone sul volto di Javier Milei resiste stoicamente al sudore. Il “loco” con la motosega scende dal palco, circondato da studenti ultraliberisti. Sorride fiero, ha appena racchiuso la linea politica in una frase: «Sono un anarco capitalista, un fanatico di questa dottrina. Disprezzo lo Stato e mi sono introdotto per romperlo. Anzi, per distruggerlo». Deve attraversare piazza Colonna, lo attendono a Palazzo Chigi. Gli sussurriamo: «Presidente, Meloni non vuole l`accordo sul Mercosur…». È il patto di libero scambio tra Europa e Sudamerica: meno dazi, intese privilegiate tra i due continenti. Progetto liberista, ma senza esagerare. E lui, gentile, pragmatico: «È un accordo troppo importante. Ne parlerò con Giorgia, cercherò di convicerla. Stiamo trattando». Il faccia a faccia non è risolutivo, ma in effetti i due leader ne parlano a lungo. Tanto più che Sergio Mattarella ha già fatto sapere che il Mercosur andrebbe firmato, altroché protezionismo. Trattano anche perché nel governo italiano si scorgono crepe: Forza Italia adesso è a favore, mentre resiste soprattutto Francesco Lollobrigida, spalleggiato dalle organizzazioni di agricoltori, asset di consenso per l`esecutivo di destra. È una strettoia, per la premier. E infatti, il suo “no” non va considerato inscalfibile. Un po` traballa. Certo, sarebbe un
problema anche cedere, visto che la Francia di Macron è compattamente ostile all`intesa: può l`Italia sovranista mostrarsi meno dura dei transalpini? L`ipotesi di mediazione, però, resta comunque sul tavolo.
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Fonte: La Repubblica