La Toscana guida la classifica nazionale con per numero di prodotti DOP e IGP con 90 IG, ma affronta sfide nel settore vinicolo e agricolo
Volete mangiare, e soprattutto bere, come si deve? Venite in Toscana. Lo dice il rapporto Ismea Qualivita 2024: con 90 prodotti Dop e Igp, la Toscana è in testa alla classifica nazionale dell’alimentazione certificata di qualità davanti a Veneto (89) e Piemonte (84).
Già: però 58 di questi prodotti sono vini (52 dop) e 6 Igp, contro 32 prodotti alimentari, divisi equamente in 16 Dop e 16 Igp, e tra questi un bel posto spetta all’olio EVO con quattro Dop e una Igp. Poi, dietro ma staccati, ci sono le altre categorie di prodotto del Cibo.
Ma è una fotografia in chiaroscuro, questa del rapporto Ismea-Qualivita. Che intanto vede un calo del 5,5% nel 2023 sul 2022, con il meteo che ha flagellato l’olio extravergine ma anche diverse colture orticole, senza contare crisi ormai strutturali.
“La Toscana – osserva Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita e attento esperto del settore – deve intraprendere un necessario percorso di umiltà e ridefinire le proprie priorità agricole, focalizzandosi sulla qualità e diversificando gli investimenti oltre il settore vinicolo”. “Il vino – continua – pur restando un pilastro dell’economia regionale, sta attraversando evidenti difficoltà a livello globale”, quindi “è essenziale sviluppare filiere più strutturate in altri ambiti per favorire lo sviluppo delle aree marginali”.
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Fonte: La Nazione