Paolo De Castro, Presidente del Comitato Scientifico di Fondazione Qualivita: “Più spazio a filiere tra industria e agricoltura”.
“Vinciamo nel mondo perché puntiamo sulla qualità, continuare a promuovere il dialogo tra il mondo dell’agricoltura e quello dell’industria è fondamentale per mantenere il ruolo di leadership nei mercati internazionali”. Paolo De Castro, già ministro delle politiche agricole, professore ordinario dell’Università di Bologna e presidente di Filiera Italia, modererà l’incontro del 30 novembre, l’ultimo panel del Festival del Futuro 2024, dal titolo “La valorizzazione delle filiere italiane come vantaggio competitivo per il prodotto alimentare Made in Italy“.
Con De Castro dialogheranno Paolo Barilla, vicepresidente del gruppo Barilla, Francesco Mutti, amministratore delegato di Mutti.
Professore, quali sono i valori attuali dell’export agroalimentare italiano?
Il momento positivo prosegue e dopo aver raggiunto un valore record di 64 miliardi di euro lo scorso anno, si appresta a chiudere il 2024 a quota 70 miliardi. L’agroalimentare italiano sta avendo un successo straordinario nei mercati internazionali. Francia e Germania sono poco più avanti di noi, ma considerando le dimensioni del nostro Paese è un risultato straordinario e questa performance mette in luce quanto siano bravi i nostri imprenditori.
Perché i prodotti italiani piacciono così tanto?
Nell’incontro che modererò vogliamo riflettere, tra le altre cose, su cosa rende forte e competitivo il nostro agroalimentare. I fattori sono tanti. La qualità innanzitutto: siamo il Paese con il maggior numero di certificazioni DOP e IGP. Poi senz’altro il legame tra i prodotti e i territori, quindi abbiamo tutta una narrativa che rende il consumatore più attratto. Ogni prodotto ricorda i nostri territori, la storia, le tradizioni eccetera e questa è la chiave del successo dei nostri prodotti. Il Made in Italy è diventato ormai una moda, c’è amore verso i nostri prodotti.
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Fonte: Il Giornale di Vicenza