A Montepulciano lo chiamano Pievi: 12 sottozone e menzione in via di pubblicazione in G.U. Il valore complessivo generato alla produzione vale 1 mld di €.
Manca solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, poi via al Nobile di Montepulciano DOP “Pievi”, la nuova tipologia di vino che sarà in commercio dal prossimo 1° gennaio 2025. La prima annata, la 2021, della menzione Pievi dovrebbe comprendere 500 mila bottiglie con un prezzo medio al consumatore stimato fra 70 e 80 euro.
In vista del lancio, il Nobile di Montepulciano DOP registra, nei primi 10 mesi del 2024, un microscopico ma significato +0,1% degli imbottigliamenti.
“In un periodo di crisi dei vini rossi è un dato simbolico, ma ci conforta”, sottolinea Susanna Crociani, vice presidente del Consorzio Nobile di Montepulciano. “E ottenuto con il nostro mercato principale, la Germania, che non brilla”.
Nel 2023 la produzione è scivolata del -29% a causa della siccità ma i prezzi dello sfuso rilevati dalla Cdc di Siena sono rimasti stabili: 34/39 cent/litro per il Nobile rispetto all’anno scorso e 14/17 per il Rosso. Sono stati collocati sul mercato 6,9 mln bottiglie di Nobile contro una media del decennio antecedente il covid di 7,9 mln. L’anno scorso il Rosso di Montepulciano si è fermato a 2,6 mln di bottiglie e nei primi 9 mesi del 2024 segna -16%. La ragione però starebbe nella carenza di prodotto disponibile.
Nel complesso, nel 2023 il 66% dei vini di Montepulciano è stato esportato, soprattutto in Germania, Stati Uniti e Olanda.
Il Consorzio stima che il fatturato del vino alla produzione valga 65 mln di euro, ma aggiungendo valore patrimoniale e reddito generato nell’indotto si arrivi a quasi 1 miliardo.
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Fonte: Italia Oggi