Il Direttore del Consorzio per la tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP, Pier Maria Saccani sui dazi USA del 2019: “Convinceremo l’amministrazione Trump dell’unicità del prodotto campano”
Accadde nella primavera-estate del 2019, con Donald Trump alla prima esperienza di Presidente degli Stati Uniti. Era la delicata, controversa stagione dei dazi aggiuntivi americani ai prodotti alimentari, formaggi in primis, provenienti dall’Europa.
Con l’Italia a dir poco preoccupata per i suoi marchi più prestigiosi come la Mozzarella di Bufala Campana DOP. Fu un lungo e intenso lavoro di pressing istituzionale del Consorzio di Tutela sull’asse Caserta-Washington a bloccare per la Mozzarella di Bufala Campana DOP i costi “supplementari” imposti dall’amministrazione Trump.
Un risultato storico che il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani, ricorda bene e che torna ora di attualità dopo la nuova vittoria elettorale del Tycoon americano.
Direttore Saccani, come riusciste a diventare l’unico formaggio italiano ad evitare i dazi negli USA?
“Il Consortium of Common Food Names chiese a Trump di bloccare le importazioni di tutti i formaggi dall’Unione europea in risposta a un atteggiamento considerato eccessivamente protezionistico dell’Ue su DOP e IGP. Il mercato americano non riconosce le Indicazioni Geografiche e lì convivono sugli scaffali i nostri formaggi di eccellenza e quelli similari prodotti in America.
C’era grande preoccupazione perché proprio gli Stati Uniti rappresentano il primo Paese extra UE per le esportazioni della Mozzarella DOP, con una quota pari al 7%. Ma si tratta di un mercato dalle grandi potenzialità, con una crescente richiesta di prodotto certificato”.
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Fonte: Il Mattino