Due nuove tappe per il format del Consorzio Tutela Alta Langa che conta conta più di 80 case spumantiere e 90 viticoltori associati sotto la guida di un sommelier esperto
Due nuovi appuntamenti, tra pochi giorni, con Alta Langa DOCG: Anima di un Territorio, il format che il Consorzio Alta Langa ha ideato con l’obiettivo di far conoscere a un pubblico qualificato e attentamente selezionato di professionisti del settore Horeca i vini della denominazione in abbinamento ai sapori veri e autentici delle terre alte di Langa.Gli incontri si terranno a Bologna (23 settembre) e Firenze (24 settembre), sotto la guida di Marco Reitano, Head Sommelier del ristorante La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri dove lavora dal 1994, insignito del titolo di Miglior Sommelier d’Italia dalla rivista Food and Travel. Gli invitati, seduti insieme attorno a un’unica tavola, potranno scoprire l’Alta Langa e la sua vocazione di “vino gastronomico” insieme alle specialità della cucina di Piermassimo Cirio (Trattoria Madonna della Neve di Cessole, nell’alta langa astigiana).
Le tappe di Firenze e Bologna danno seguito al calendario di eventi lanciato lo scorso anno, quando il Consorzio aveva portato a Torino, Milano, Genova, Roma, Napoli e Verona, insieme alle migliori cuvée di Alta Langa, i piatti della tradizione preparati da Gemma Boeri (Osteria da Gemma di Roddino, Cuneo), Vilma Forneris (La Vecchia Osteria di Castellino Tanaro, Cuneo), Clelia Salvetti (Trattoria Salvetti di Paroldo, Cuneo): più di 150 ospiti tra ristoratori, enotecari, sommelier e giornalisti specializzati erano intervenuti agli incontri per dialogare sui vini Alta Langa, sul loro utilizzo in carta, sui fattori di interesse, sulle modalità della proposta di pairing.
“Alta Langa DOCG: Anima di un Territorio – spiega la presidente del Consorzio, Mariacristina Castelletta – è un’iniziativa inedita, che ha suscitato grande apprezzamento. Siamo riuniti attorno ad un’unica tavola per approfondire la conoscenza della nostra denominazione attraverso l’assaggio, guidato da un grande sommelier, di cinque vini che rappresentano le diverse tipologie previste dal nostro disciplinare. L’Alta Langa, per la sua struttura e complessità, ha una vocazione gastronomica e una grande versatilità di abbinamento, dall’antipasto fino al termine del menù. Scoprire questo vino insieme, immersi nel piacere della convivialità è un’esperienza indimenticabile. Sono grata ed entusiasta del fatto che ci siano sempre più persone interessate alle Alte Bollicine Piemontesi, così speciali e uniche”.
Commenta il direttore del Consorzio Alta Langa, Paolo Rossino: “Con Alta Langa DOCG: Anima di un Territorio il Consorzio promuove i vini Alta Langa e allo stesso tempo promuove il territorio di origine, adottando delle azioni ad ampio raggio che permettono di far conoscere l’autenticità e la bellezza dell’Alta Langa attraverso la chiave di lettura gastronomica: coinvolgere in questo viaggio le osterie storiche delle terre alte, essenza e presidio del territorio, è per noi un grande onore”.
Conclude Marco Reitano: “L’Alta Langa cresce a passo veloce e nella qualità dei suoi vini si posiziona sul podio delle migliori denominazioni mondiali per la produzione di Metodo Classico di qualità”.
Fonte: Consorzio Tutela Alta Langa