L’Istat conferma la leadership tricolore nell’Ue con 319 prodotti DOP IGP certificati nel 2022. Produttori in aumento nelle regioni meridionali. Il traino da ortofrutta, cereali e olio
L’agroalimentare di qualità made in Italy cresce con radici sempre più forti nel Mezzogiorno L’ultimo report pubblicato ieri dall’Istat conferma infatti il primato italiano dell’Unione europea di prodotti DOP, IGP e STG con un andamento particolarmente brillante nelle regioni meridionali. A fronte di un incremento dei produttori certificati nel 2022 dello0,4% sull’anno precedente, pari a 81.400, spicca il +2,8% di quelli che operano al Sud con una quota del 41,5% (di cui 27,1% nelle Isole).
Il Settore
Tra il 2012 e il 2022 è stata ridefinita la geografia dei settori. Un caso è quello dei formaggi che in dieci anni hanno visto in risalita la Sardegna a fronte della flessione di Lombardia e Veneto. E anche l’ortofrutta certificata ha fatto rotta al Sud.
L’Italia con 319 prodotti riconosciuti dalla Ue (328 secondo i dati aggiornati dell’Osservatorio Qualivita) batte nella partita europea Francia e Spagna che si fermano, rispettivamente, a 262 e 205. In dieci anni l’Istat segnala un balzo di quasi il +29% dei riconoscimenti al traino soprattutto di ortofrutta, cereali, formaggi e olii extravergine di oliva. Con un ampio ventaglio dunque di eccellenze meridionali.
E se nel Nord si segnala una battuta d’arresto per alcune produzioni come carni e formaggi, nel Mezzogiorno la crescita coinvolge tutte le specialità. E è in quest’area del Paese che c’è stato il vero cambio di passo a conferma degli investimenti in un’agricoltura sempre più sostenibile e di qualità.
Al risultato eccellente sul fronte delle certificazioni Ue si affianca infatti il primato delle produzioni biologiche che hanno raggiunto il 23,8% della superficie agricola totale a fronte del 18,7% della media nazionale. Come per il bio anche sulla “Dop Economy“, che ha superato il valore di 20 miliardi, il passo più lungo, sottolinea il recente Rapporto Ismea-Qualivita, lo ha fatto il Mezzogiorno. Con un contributo alla crescita in particolare della Campania che ha segnato +9%.
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Fonte: Il Mattino