Nicola Bertinelli, nell’intervista al Gambero Rosso, commenta la decisione della Cina di avviare un’inchiesta sulle sovvenzioni europee su formaggi e latticini: “Serve etichettatura chiara e trasparente per non confondere prodotti”.
Non si sono fatte attendere le reazioni del comparto lattiero-caseario italiano alla decisione cinese di avviare un’indagine antisovvenzioni su formaggi e latticini importati dall’Unione europea. Ne abbiamo parlato con il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli per capire quali sono problematiche ed eventuali strategie da applicare in questo particolare contesto economico e geopolitico.
La nuova guerra commerciale tra Ue e Cina ora coinvolge la filiera lattiero casearia. Come impatterà questo sull’export dei formaggi e in particolare sul Parmigiano Reggiano?
Siamo in una fase di disordine mondiale, si sta cercando di trovare uno nuovo ordine e i protagonisti in campo sono fondamentalmente quattro: Stati Uniti, Unione europea, Russia e Cina. Il tema commerciale fa parte di questo conflitto. Gli Stati Uniti hanno chiesto all’Europa di essere alleati per salvaguardare la produzione di auto elettriche imponendo dei dazi alla Cina. Questo dal punto di vista strategico serve per evitare che ci sia un solo produttore al mondo. Ovviamente la Cina ha reagito sui prodotti che vengono importati. I cinesi stanno valutando quanti sono gli incentivi che l’Europa da ai prodotti lattiero caseari che vengono esportati nel loro paese. Bisogna però tener presente che si tratta di prodotti commodity come latte in polvere e crema di latte e in questo ragionamento sono fuori i prodotti a denominazione.
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Fonte: GamberoRosso.it