Il Pecorino Romano DOP registra un aumento di produzione associato ad un aumento del valore, complici la tenuta del mercato interno e la crescita dell’export.
Conclusa le produzioni del latte ovino e caprino, si iniziano a tirare le somme, anche se mancano i dati di luglio. Anche quest’anno è stata registrato l’aumento della produzione di Pecorino Romano DOP, che andrà ad attestarsi per la prima volta nella storia della DOP, verso il record produttivo dei 391 mila quintali del tipo “in pasta alle 24 ore”.
Il lato positivo è che il mercato sta reggendo bene le maggiori produzioni: sono aumentate le vendite perché cresce l’export e il mercato interno tiene bene. Dunque, anche il prezzo regge, la valutazione è di 12,30 euro al chilo per il stagionato a 8 mesi.
Questa condizione porterà a un prezzo del latte di pecora pagato al pastore sugli 1,70 euro e più al litro nel sistema della cooperazione e leggermente inferiore nel sistema “industriale”. Una condizione di stabilità che porta serenità al comparto, attraversato e attanagliato quest’anno da grossissime difficoltà e criticità, a partire dalla siccità in alcuni territori della Sardegna, ai ritardi sui pagamenti della PAC e CSR, all’apparire di nuovi focolai del virus “Bluetongue” alle problematiche del portale Classy Farm.
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Fonte: La Nuova Sardegna