È stato istituito un fondo destinato alla protezione delle IG italiane che contiene misure di promozione e rafforzamento delle Indicazioni Geografiche (IG), incentivi dedicati e blockchain per il controllo delle filiere.
Rafforzamento delle Indicazioni Geografiche (IG), incentivi dedicati e blockchain per il controllo delle filiere. È su questo che Assonime, l’associazione delle società italiane per azioni, pone l’accento nel commentare con circolare del primo agosto 2024 la legge n. 203/2023 per la valorizzazione del made in Italy, entrata in vigore l’11 gennaio 2024.
Andiamo con ordine. Misure di promozione. Assonime ha evidenziato l’istituzione di un Fondo destinato alla protezione delle IG italiane e dei prodotti agroalimentari presso il Ministero dell’Agricoltura; la dotazione, però, appare contenuta: due milioni di euro per il 2024/25.
Le risorse finanziano attività di tutela giuridica e promozione, registrazione di marchi in paesi terzi, opposizione alla registrazione di marchi contrastanti e comunicazione mirata a migliorare la conoscenza delle IG italiane all’estero.
Due le novità riscontrate per rafforzare la protezione delle IG:
- è vietata la registrazione come marchio di segni evocativi, usurpativi o imitativi;
- il ministero dell`agricoltura ha il potere di emettere pareri vincolanti su richieste di marchi che potrebbero usurpare o imitare queste indicazioni. In assenza di un consorzio di tutela, lo stesso Masaf è legittimato a opporsi alla registrazione di marchi.
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Nuove tecnologie per la tracciabilità. Viene previsto l’uso della tecnologia blockchain per tracciare e valorizzare le filiere Made in Italy, destinando 4 milioni di euro nel 2023 e 26 milioni nel 2024 a tali iniziative. Sarà istituito un catalogo nazionale per censire le soluzioni tecnologiche e i nodi infrastrutturali.
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Fonte: Italia Oggi