Le spighe di grano ondeggiano leggere sotto il cielo terso, mentre diventano un mare dorato che si estende all’infinito. Ogni stelo, carico di chicchi maturi, riflette il lavoro di mani sapienti e amorevoli. Il vento caldo dell’estate scivola tra le file ordinate che alzano un leggero fruscio, il sussurro della terra.
Questa è l’immagine che in me ha evocato ogni parola raccontata dal Signor Antonio Sgambaro, Presidente dell’azienda, nell’emozionante intervista in cui sì, ho capito dove si trova il centro della Terra.
Fondato nel 1947 da Tullio Sgambaro e dai suoi figli Dino ed Enzo, il pastificio Sgambaro è un simbolo di eccellenza veneta, con sede a Castello di Godego, in provincia di Treviso. La storia di questa azienda è intessuta di passione e dedizione, un racconto di famiglia e di tradizione che risuona tra le mura del loro stabilimento, dove ogni chicco di grano è trattato con cura e rispetto. Sgambaro non è un pastificio come gli altri.
“Una impresa -ci racconta- che nasce nel 1947 dall’unione delle forze del nonno Tullio, il papà Dino e lo zio Enzo. Nel dopoguerra due ragazzi con il papà e con tanta voglia di fare di intraprendere, nasce l’idea di un pastificio, che diventa industria a tutti gli effetti negli anni 60. La storia della mia famiglia è legata fin da sempre all’industria. Una famiglia di imprenditori del settore food, dal gelato, al mandorlato; all’epoca il nonno aveva un piccolo mulino di grano tenero e da lì è nata l’idea di creare un pastificio artigianale. Dagli anni 60 è stata una crescita continua, acquisendo anche altre aziende della zona fino agli anni 70 quando abbiamo abbinato un molino di grano duro che serviva per completare la filiera, per avere la capacità di acquistare grano direttamente dal campo, di macinarlo noi pastificare noi in pastificio”.
La grandezza di Antonio è la sua voce umile che sa tuonare in una maestosa semplicità e monito: “Grande controllo -mi dice- dal campo al prodotto finito già dagli anni 70”. Già agli arbori dell’impresa, quando non era così ovvio. Anzi, quando tutto faceva brodo, anche la pasta.
Fin dai primi giorni, l’azienda si è distinta per la sua attenzione alla qualità e all’innovazione. Nel 2001, con una visione che anticipava i tempi, è diventata una delle poche realtà medio-grandi del settore a investire nel grano duro a km 0. Questa scelta non era solo un ritorno alle origini, ma un impegno verso la sostenibilità e la trasparenza. Sgambaro ha costruito una filiera virtuosa, basata su rapporti diretti e di fiducia con gli agricoltori locali. Nel 2003 arriva la certificazione CSQA e diventa il primo pastificio italiano ad avere questa grande certificazione per produrre con solo grano italiano.
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Fonte: So Wine So Food