Pubblicato il secondo numero 2024 di Consortium, la rivista a carattere scientifico delle Indicazioni Geografiche. In questo numero: Turismo DOP, indirizzo normativo e prospettive per il sistema IG.
Pubblicato, nelle versioni cartacea e digitale, il ventitreesimo numero di Consortium. In questo numero la Fondazione Qualivita inaugura una serie di speciali dedicati al nuovo Regolamento (UE) 2024/1143 che, grazie a docenti e esperti del settore, vogliono offrire una panoramica completa delle potenzialità della riforma; e lancia un Focus sul Turismo DOP con riflessioni sul ruolo dei Consorzi di tutela e sulle questioni legate alla sostenibilità.
Il primo speciale sul nuovo Regolamento (UE) 2024/1143 contiene gli interventi del Professor Ferdinando Albisinni, ordinario di Diritto Agrario dell’università della Tuscia – che propone un’analisi del “nuovo pacchetto qualità” – e Stefano Vaccari, Dirigente del Masaf, che esamina il legame tra le Indicazioni Geografiche ed il patrimonio culturale europeo.
Nel focus sul Turismo DOP viene lanciato l’Osservatorio Turismo DOP di Fondazione Qualivita e Origin Italia con un’analisi, di Mauro Rosati, sul concetto, le norme e lo sviluppo di questo settore. Seguono due studi scientifici, uno dell’Università Roma Tre sul rapporto tra Patrimoni Unesco e Indicazioni Geografiche come strumenti di branding, l’altro di Ariela Bankier che indaga l’efficacia delle IG nel promuovere il turismo nelle aree rurali. Il Focus Turismo DOP si chiude con l’intervento di Marina Montedoro sui progetti di miglioramento e sostenibilità del turismo nell’area Patrimonio Unesco delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
La rubrica Notizie vede un approfondimento su un progetto innovativo EcoLog per la viabilità sostenibile nelle Colline di Conegliano e Valdobbiadene Patrimonio Unesco, realizzato dal Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG.
Segue poi la sezione dedicata alla ricerca IG, con analisi e studi del Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia (CIRVE) dell’Università degli Studi di Padova, di Origin for Sustainability e del Politecnico di Milano.
Fonte: Fondazione Qualivita