Il progetto, realizzato in collaborazione con il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, mira a sviluppare un sistema di logistica sostenibile per il territorio al fine di ridurre l’impronta ecologica e il traffico causato dai mezzi pesanti
Il territorio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOP oltre ad essere conosciuto per il suo prodotto, dal 2019 in seguito al riconoscimento Unesco ha esteso la sua fama anche per le particolarità paesaggistiche e per le unicità legate al vino dei suoi luoghi. Questi due elementi, prodotto e territorio, hanno negli ultimi anni accresciuto in modo quasi inaspettato l’interesse per l’area, incrementando le presenze enoturistiche e di conseguenza anche il movimento di mezzi e di merci. Ancora contemporaneo a questi fatti, vi è negli ultimi anni una attenzione sempre più puntuale a tutto ciò che è sostenibile e a tutto ciò che deve essere in questo senso migliorato.
Diego Tomasi, ricercatore presso il CREA-VE e direttore del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG. È presidente del comitato scientifico del CERVIM e presidente del SIVE. Dal 1995 per conto del MIPAAF fa parte della delegazione italiana all’OIV. Dal 2004 è accademico ordinario dell’Accademia Italiana Vite e Vino. Nel 2016 è nominato socio onorario dell’Associazione donne della vite. Ha ricoperto l’incarico di direttore del CREA-VE dal 2015 al 2017
Le sfide delle aree rurali, tra turismo e logistica
La Denominazione movimenta oggi oltre 90 milioni di bottiglie (con un percorso di entrata in cantina e di successiva uscita), a cui si aggiunge tutto ciò che riguarda la preparazione del vino e il suo confezionamento. Come già anticipato, negli ultimi anni l’enoturismo sta diventando un’altra voce importante e ad esso è legata la considerevole quota di movimento delle persone che con vari mezzi frequentano il territorio. Bisogna però ricordare che a fronte di questo incremento di mezzi di trasporto di varie dimensioni e tipologie, la rete stradale negli ultimi 40-50 anni non è cambiata. Ciò significa che è stato progettato un tempo, adatto ad un’area prevalentemente rurale, oggi non è più adeguato alle necessità attuali e ciò sta creando sempre maggiori difficoltà di percorrenza, mettendo a rischio anche la stabilità del fondo stradale per i molti automezzi pesanti che transitano. A fronte di queste sempre più urgenti problematiche nasce la volontà di intervenire sul tema della viabilità all’interno dell’intero sito Patrimonio dell’Umanità Unesco che, anche a causa della morfologia collinare del territorio, non ha potuto avere l’evoluzione necessaria a sopportare la mole di traffico generata dallo sviluppo economico dell’area. L’idea di un progetto per la gestione sostenibile della logistica delle cantine e dell’enoturismo nell’area delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene nasce su iniziativa di Coldiretti Treviso che si è ispirata alle best practice attuate nel sito Unesco Langhe Roero e Monferrato.
Il partenariato EcoLog
Il progetto nasce da un’idea di Coldiretti Treviso ed è stato sviluppato in collaborazione con l’Associazione, coinvolgendo il Comune di Valdobbiadene, il Consorzio di Tutela della DOCG Conegliano Valdobbiadene, la banca Prealpi San Biagio e ha ricevuto nel 2024 un contributo pubblico per la sua realizzazione (che si unisce alle risorse finanziare già messe a disposizione volontariamente nel 2023 dai soggetti coinvolti) da parte di Regione Veneto che lo ha ritenuto meritevole di finanziamento.
Un protocollo di intesa per una filiera sostenibile
Per dare concretezza all’idea, si è costituito un partenariato composto da Coldiretti Treviso, l’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, il Comune di Valdobbiadene e la Banca Prealpi San Biagio, che grazie ad un protocollo di intesa si è proposto come primo step quello di avviare uno studio di fattibilità, sull’esempio piemontese, che analizzasse la possibilità di intervenire per rendere più sostenibile il movimento dei mezzi di trasporto per merci e persone. L’indagine preliminare già conclusa ha coinvolto una ventina di cantine rappresentative del territorio alle quali è stato chiesto il loro movimento merci medio annuale, i picchi di attività e le attuali modalità di svolgimento. I risultati preliminari confermano che gestendo in modo diverso la logistica dei trasporti, si potrà ottenere un risparmio fino al 40% sulle emissioni di CO2, diminuendo il traffico di mezzi pesanti come i Tir e rendendo più sicura anche per il ciclista e il pedone la viabilità sulle colline Patrimonio dell’Umanità. Anche gli abitanti ne avranno certamente un beneficio grazie ad un alleggerimento del traffico e di tutto quello che ne concerne in termini di problematiche presenti sulle strade. L’intero progetto, denominato EcoLog, prevede anche l’individuazione di due poli logistici alle estremità della Denominazione dove far confluire le merci in arrivo e in partenza con previsto stoccaggio delle stesse. Inoltre, il passo successivo prevede la realizzazione di una piattaforma software necessaria alla gestione dei poli stessi mediante la gestione ”dell’ultimo miglio” – ovvero la fase finale del processo di consegna dall’hub logistico alla destinazione finale – e la riduzione dei viaggi di ritorno a vuoto. Per i turisti saranno previsti punti di confluenza e di trasporto congiunto.
Gli impatti di EcoLog
Per la stima degli impatti il progetto EcoLog ha preso in considerazione tutta l’area interessata dalla logistica (16 comuni di cui 15 in area core e buffer) che è pari a circa 480 Km2 dove si producono sia Conegliano e Valdobbiadene DOCG, sia DOC, sia qualche altra denominazione per un numero totale stimato di 300 mln di bottiglie prodotte, per un totale di 254 cantine iscritte al Consorzio della DOCG. Dall’analisi preliminare è stata calcolata una riduzione delle emissioni di CO2eq compresa tra il 30 e il 40%, pari a 130-170 tonnellate/anno.
EcoLog, ripensare la viabilità per ridurre l’impronta ambientale e sociale
In definitiva EcoLog si propone di ridurre l’inquinamento da CO2, ridurre la presenza di veicoli singoli a favore dei veicoli condivisi, evitare in modo prioritario la presenza dei mezzi di grandi dimensioni, ridurre la presenza dei mezzi a trazione tradizionale a favore dei mezzi elettrici green e non ultimo porterà dei benefici anche al turista che sempre più è parte integrante della nostra economia. Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene DOCG da tempo si sta impegnando in quelli che sono tutti i progetti che riguardano la sostenibilità nel proprio territorio, di conseguenza EcoLog diventa importantissimo in quanto si aggiunge e porta ad un equilibrio più ampio e accelerato per tutto ciò che concerne il rispetto dell’ambiente e la sua pianificazione. Di fronte alle positive aspettative emerse dallo studio di fattibilità anche la Regione del Veneto ha annunciato il suo sostegno al progetto ”EcoLog – Polo logistico Conegliano Valdobbiadene”, un’iniziativa come detto volta promuovere una visione responsabile e attenta all’ambiente nella filiera vitivinicola in coerenza con il Piano Regionale dei Trasporti. Grazie al finanziamento regionale, verrà a breve attivato un servizio sperimentale nel Comune di Valdobbiadene (TV): coinvolgendo pochi operatori logistici che utilizzando mezzi green di piccole/medie dimensioni effettueranno le consegne di merci e il ritiro dell’imbottigliato dalle singole cantine e il suo stoccaggio rapido presso i poli logistici dai quali partirà la consegna ad ogni cliente; in aggiunta si svilupperà un portale EcoLog per il booking delle consegne e dei ritiri. La gestione operativa sarà attivata in via sperimentale per alcuni mesi utili a mappare frequenze, modalità di servizio ed elaborare i dati raccolti. Nei giorni festivi gli stessi automezzi potranno essere trasformati e adibiti al trasporto dei visitatori. A fronte dell’eventuale esito positivo della sperimentazione condotta, l’attività di servizio verrà estesa su tutto il territorio e ambito di produzione vinicola del Conegliano Valdobbiadene – Prosecco DOP.
A cura della redazione
Fonte: Consortium 2024_02