Consorzio per la tutela del formaggio Montasio: “la produzione attuale è per il 42% veneta e 58% made in Friuli, dimostra l’efficacia della collaborazione Veneto-Friuli. Obiettivo futuro intensificare e potenziare l’export”.
“Il Consorzio è costituito da produttori friulani che sono la maggioranza, ma è grazie ai veneti se l’abbiamo ottenuto”. Il Consorzio di cui parla Renato Romanzin, vera e propria memoria storica e attuale direttore, è quello del formaggio Montasio DOP.
Un’eccellenza DOP, un prodotto di malga, che sta prendendo sempre più piede e si sta facendo conoscere anche fuori dai confini del Nord Est. Quel Consorzio festeggia 40 anni, cifra tonda che si presta a bilanci e considerazioni.
“La collaborazione con il Veneto ha funzionato – aggiunge Romanzin – , la presidenza è stata, durante i vari mandati, anche in mano veneta, ma tutti sono rispettosi dei ruoli e del disciplinare di produzione del formaggio, non sono mai state chieste delle modifiche nel corso dei decenni, nonostante il mondo sia cambiato radicalmente.
Nel Consiglio di amministrazione, composto da rappresentanti di entrambe le regioni, ci sono grandi realtà come Lattebusche coop, Latteria di Soligo, Latterie venete e il Caseificio Moro, oltre a Latterie friulane (azienda oggi controllata da Parmalat) Visinale, Coderno, Cividale, Enemonzo, Artelatte di Ovaro, Venzone e altre.
I colleghi veneti spingono per rafforzare la tradizione del Montasio e possibilmente allungare i tempi della stagionatura, per offrire una nuova tipologia sul mercato. Il Veneto per produrre il Montasio utilizza anche latte friulano, ma la produzione attuale è per il 42% veneta e 58% made in Friuli.
La sfida più importante che abbiamo davanti è oggi quella di intensificare, di potenziare, l’export. E in questo settore il Veneto ci può aiutare molto, con una rete di relazioni e contatti solida e molto allargata in diverse parti d’Europa e del mondo.”
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Fonte: Il Messaggero Veneto