L’Arrosticino DOP ora batte in ritirata. Regione, nella guerra dei marchi vince l’IGP, si attende solo il via libera del Ministero.
Nella guerra dei marchi per l’Arrosticino d’Abruzzo la DOP è costretta a battere in ritirata. È stata infatti messa da parte la risoluzione presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Massimo Verrecchia, che probabilmente la ripresenterà integrandola però con le proposte di produttori, associazioni di categoria e forze politiche in consiglio, sia di maggioranza che di opposizione.
Ma una cosa è certa: l’Arrosticino Abruzzese DOP resta per ora una strada impraticabile per carenza della materia prima, ovvero le pecore. E questo è emerso chiaramente ieri mattina, nella Terza Commissione consiliare Agricoltura, Sviluppo economico e Attività produttive, presieduta da Nicola Campitelli (FdI), dedicata alle audizioni di Lorenzo Verrocchio (Associazione regionale Produttori Arrosticino d`Abruzzo); Nicola Sichetti (Cia Abruzzo); Leo Spina (Copagri Abruzzo); Nunzio Marcelli (Consorzio di Tutela Agnello del Centro Italia IGP) e Donato Di Marco (Direttore Cia Teramo).
Tutti più che certi della irrealizzabilità attuale del marchio DOP e di proseguire, senza ritardi e indugi, sulla strada spianata dell’IGP, ovvero dell’arrosticino preparato con carne di qualità anche importata, per la quale si attende solo il via libera del ministero dell’Agricoltura.
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Fonte: Il Centro