Gli allevatori si dividono sugli arrosticini abruzzesi: Confagricoltura è favorevole all’IGP chiesta tre anni fa dai macellatori, mentre Coldiretti invoca la DOP che garantisce l’origine 100% abruzzese degli spiedini di ovino.
È scoppiata la guerra degli arrosticini abruzzesi. A scatenare il pacchetto di mischia sono le innumerevoli imitazioni moltiplicatesi nel corso degli ultimi decenni e regolarmente reperibili nelle catene della grande distribuzione.
Così tre anni fa alcuni macellatori abruzzesi hanno depositato alla Regione la richiesta di registrare l’Indicazione Geografica Protetta, in sigla IGP, con un disciplinare molto stringente che seleziona gli ovini castrati da inserire nella filiera produttiva in base a rigorose caratteristiche di peso e massa grassa. Tutto bene? Pare proprio di no, perché la certificazione europea IGP garantisce soltanto due delle tre caratteristiche di base.
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La richieste di registrazione dell’IGP è ferma da tre anni alla Regione Abruzzo, probabilmente proprio perché l’IGP rischia di spianare la strada agli spiedini oriundi. Ma nelle scorse settimane il tema è tornato di attualità, dopo una presa di posizione di Confagricoltura che – nonostante rappresenti gli allevatori o parte di essi – si è schierata apertamente a favore dell’Indicazione Geografica Protetta.
Stefano Fabrizi, direttore di Confagricoltura Abruzzo, si è detto contrario alla risoluzione della Commissione regionale per il riconoscimento DOP Arrosticino Abruzzese. Secondo lui è “velleitario pensare di creare una filiera della DOP sia per mancanza di materia prima, sia per mancanza dei requisiti qualitativi e quantitativi, perché i nostri allevamenti si sono specializzati nella produzione del latte e dei prodotti trasformati”.
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Come spiega la Coldiretti regionale secondo la quale “l’unico modo per tutelare contemporaneamente l’economia pastorale abruzzese e le esigenze del consumatore è il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta dell’arrosticino. La DOP è l’unico marchio comunitario che garantirebbe l’utilizzo di carne veramente abruzzese con risultati e vantaggi per tutto il settore zootecnico”.
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Fonte: Libero