Risorse idriche: otto milioni di metri cubi in meno rispetto al mese precedente Prosegue il presidio di Coldiretti davanti a Palazzo d`Orleans. Da Ribera e Bivona sos per la frutta.
Le piogge di maggio non hanno compensato nemmeno il consumo di acqua per uso potabile. Nonostante il mese ormai in dirittura d’arrivo sia stato poco primaverile, gli invasi siciliani registrano un nuovo dato negativo nella rilevazione periodica dell’autorità di bacino.
Complessivamente le dighe hanno una capienza di 708 milioni di metri cubi. Attualmente contengono acqua per 294 milioni di metri cubi, ma al netto dei detriti depositati sui letti delle dighe, l’acqua a disposizione scende ulteriormente. Dal dato drammatico di 167 milioni di metri cubi disponibili ad aprile, a maggio la rilevazione si ferma a 159 milioni di metri cubi. In perdita pressoché tutte le dighe, da quella di Lentini che resta la più piena, con 44 milioni e mezzo di metri cubi d’acqua, fino all’allarme rosso a Rosamarina, una delle due dighe da cui proviene l’acqua nei rubinetti di Palermo: dei 73 milioni di metri cubi di capacità, è ferma a 8,6 milioni. Tra i laghi artificiali, ridotti ormai poco più che pozzanghere, c’è quello di Ogliastro (una capacità complessiva da 100 milioni), tra Enna e Catania, dove l’asticella segna appena 323mila metri cubi.
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I coltivatori che attendono la maturazione della Pescabivona IGP sono costretti a gettare a terra parte dei frutti ancora acerbi per salvare le piante: in assenza di acqua, gli alberi finirebbero con l’avvizzire per portare a maturazione tutti i frutti.
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Fonte: La Repubblica -Ed. Palermo