“Il Rinascimento della Grappa”. Così si può riassumere l’evento dedicato alle opportunità di rilancio del distillato italiano per eccellenza che si è tenuto oggi presso il PALAEXPO Padiglione MASAF in occasione della 56° Edizione di Vinitaly.
Grazie alla riforma delle IG e al recente Decreto sul riconoscimento dei consorzi di tutela delle bevande spiritose, queste ultime possono usufruire delle stesse prerogative di cui godono i vini e gli altri prodotti alimentari ad IG soprattutto per le possibilità di affrontare i mercati esteri, da sempre di grande interesse per le acquaviti nazionali e la Grappa IG in particolare, usufruendo della tutela e della promozione che solo un Consorzio riconosciuto può garantire.
“Il regolamento sulle Indicazioni Geografiche IG relative a vini, bevande spiritose non può rappresentare un punto di arrivo” – sottolinea l’europarlamentare Paolo De Castro. “Deve invece diventare la piattaforma da cui partire per dare slancio a una nuova fase di sviluppo delle filiere a Indicazione Geografica, ormai passate dall’essere una questione di pochi Stati membri al rappresentare un vero patrimonio economico e politico, oltre che culturale e sociale a livello europeo, di cui territori e regioni sono senza dubbio protagonisti. Esistono potenziali di crescita enormi per le produzioni di qualità e – per cogliere queste opportunità – ora il testimone passa nelle mani dei produttori e delle filiere, che dovranno sfruttare al meglio quanto tracciato con questo Regolamento”.
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La Grappa, tra i simboli del patrimonio agroalimentare italiano, ha una lunga storia ricca di tradizione e di passione. “La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto che detta le regole per il riconoscimento dei Consorzi è un importante traguardo che valorizza la nostra acquavite di bandiera ed è anche un nuovo punto di partenza che ci aiuterà a renderla sempre più presente all’estero, promuovendo l’autentica tradizione del beverage alcolico “made in Italy” – rimarca Nuccio Caffo, Presidente Consorzio Nazionale Grappa.
“La Grappa rappresenta una peculiarità nel mondo delle bevande spiritose, essendo esclusivamente italiana e in perfetta armonia con le politiche europee di sostenibilità. La sua produzione, ottenuta dalla distillazione delle vinacce, principale sottoprodotto della produzione del vino, si inserisce in un ciclo produttivo che promuove la sostenibilità del settore vitivinicolo. Diventa così il “distillato sostenibile” per eccellenza, un orgoglio per il nostro Paese e un esempio di qualità da promuovere e far conoscere sempre di più a livello internazionale.
Il Consorzio Nazionale di Tutela della Grappa è la voce unitaria dei produttori che credono fermamente nel rilancio della nostra acquavite nazionale come patrimonio da difendere e valorizzare. La Grappa, nel complesso mondo degli spirits, a mio parere è l’unico prodotto IG Italiano che può aspirare a conquistare importanti quote sui mercati internazionali, presidiati attualmente dalle acquaviti estere”.
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Fonte: Agricultura.it