Il Monitor di Intesa Sanpaolo rivela le performance dei principali comparti del Made in Italy
Export a quota 19,7 mld (+6% ) nei primi 9 mesi del 2023
Cresce nei primi nove mesi del 2023 l’export dei distretti agroalimentari italiani e arriva a 19,7 miliardi di euro (+4,5%). A rivelarlo è il Monitor dei distretti agro-alimentari italiani al 30 settembre 2023 di Intesa Sanpaolo; l’andamento è in linea con il trend dell’agro-alimentare italiano, di cui i 51 distretti monitorati dalla Direzione studi e ricerche della banca rappresentano il 43% in termini di export.
Più in generale, la totalità dei distretti agroalimentari italiani segna una crescita del 6% nei primi nove mesi dell’anno. Se si guarda nel dettaglio, la filiera del vino continua a essere prima per valori esportati, con oltre 4,8 miliardi di euro, anche se è in leggera flessione (-1%); nel settore, a pesare è il calo della domanda in Usa e Canada.
Tra i principali distretti, spicca il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene (+3,7%), mentre sono in flessione i vini di Langhe, Roero e Monferrato (-3,5%), quelli del veronese (-2,8%), e dei Colli fiorentini e senesi (-7,1%).
I distretti agricoli (commodity) superano i 2,8 miliardi di euro di export, ma chiudono in leggero calo i primi nove mesi del 2023 (-0,7%), a causa di eventi climatici avversi e agenti patogeni.
In Romagna il distretto dell’ortofrutta risente degli effetti dell’alluvione, ma tiene (+0,7%), mentre quello barese è in flessione (-12,1%). In calo anche le mele dell’Alto Adige (-6,7%).
Vanno meglio, invece, l’ortofrutta dell’Agro pontino (+12,3%), l’agricoltura della Sicilia sud-orientale, Pomodoro di Pachino IGP incluso (+37,8%), e il comparto agricolo dell’ortofrutta e conserve del foggiano (+43,8%). In crescita, rispetto all’anno precedente, la filiera della pasta e dolci, che sfiora i 3,4 miliardi di euro (+7,1%), anche se il trend non è omogeneo.
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Fonte: Italia Oggi