Nell’anno che si è appena concluso la Commissione Ue ha riconosciuto 86 fra nuove DOP , IGP ed STG. In testa Francia, Italia, Croazia, Spagna e Svezia
La Dop Economy procede a gonfie vele. Soltanto in Italia i prodotti agroalimentari che hanno ottenuto le certificazioni europee di DOP (Denominazione d`origine protetta), IGP (Indicazione geografica protetta) ed STG (Specialità tradizionale garantita) valgono 20 miliardi e 200 milioni di euro. E sono in crescita.
Per il nostro Paese si tratta in tutto di 889 prodotti alimentari fra cibi, vini e liquori. Nel mondo il computo arriva a 3.281. Ai 3.069 prodotti registrati nei ventisette Paesi europei al 7 novembre 2022, si aggiungono 212 produzioni sempre DOP, IGP o STG riconosciute in 18 Paesi extra Ue, inclusa la Gran Bretagna. La Turchia, ad esempio, ha registrato 18 indicazioni geografiche, l’India 2, la Cina ben 110, gli Stati uniti 2.
Purtroppo, mentre Bruxelles concede a questi Paesi di registrare le loro specialità enogastronomiche, rendendole uniche e inimitabili, a loro volta questi Stati riconoscono soltanto una parte delle nostre DOP e IGP. O non le riconoscono affatto, come nel caso degli Stati Uniti dove la potentissima lobby del Consortium for common food names, rivendica in diritto di copiare i campioni del gusto europei definendoli “nomi comuni alimentari”.
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Fonte: Libero Quotidiano