Il Prosciutto di Carpegna DOP guarda a Stati Uniti e Australia per crescere ancora l’anno prossimo. Ma l’Italia deve battere la peste suina.
Il Prosciutto di Carpegna DOP, specialità culinaria marchigiana prodotta nel prosciuttificio di proprietà del Gruppo Beretta, dopo un 2022 in crescita del 30% anno su anno, si avvia a chiudere un 2023 in cui ha dovuto affrontare, come tutta l’industria, la corsa dei prezzi e una situazione economica difficile per il nostro Paese.
I numeri dell’anno in corso, non ancora definitivi, parlano di una produzione pari a circa 700 mila chili, con un fatturato di 11 milioni di euro. “Registreremo un buon finale dell’anno. Chiuderemo su posizioni leggermente superiori al 2022”, dice Marco Pulici, vicepresidente del Consorzio Prosciutto di Carpegna DOP.
“L’obiettivo è crescere nel 2024 soprattutto negli Stati Uniti e in Australia”. Nell’anno in corso il Prosciutto di Carpegna DOP ha registrato un notevole successo nelle vendite grazie all’acquisizione di nuovi clienti sia in Italia sia all’estero. L’export pesa già per circa il 9 per cento del giro d’affari. “Saremmo soddisfatti se riuscissimo a portare a casa 4 punti percentuali in più con le esportazioni”, dice Pulici.
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Fonte: Mark Up