Dalla cosmetica alla ristorazione, la sostenibilità è fattore che incide sul ruolo delle imprese nelle comunità in cui operano. Rinnovabili, “shared value” di 332 miliardi al 2030
La sostenibilità e la rapida evoluzione del contesto socio-economico in cui viviamo ci spingono a ripensare il modo di fare impresa. Più nel dettaglio, stanno trasformando il ruolo delle aziende e le loro relazioni con gli stakeholder, mettendo al centro la capacità di creare benessere per l’intera società e generare ricadute positive sull’ambiente. È quello che viene definito “valore condiviso”, un concetto che arriva dagli Stati Uniti (più precisamente da Harvard) e che in breve si è diffuso in tutto il mondo.
“Il valore condiviso unisce l’aspetto strettamente economico, ovvero la creazione di valore, con uno molto più ampio che riguarda la responsabilità e la sostenibilità”, spiega Alessandro Marangoni, ad dell’Istituto Althesys, società specializzata nella ricerca economica e nella consulenza strategica nei settori ambiente, energia, infrastrutture e utilities. “Non si tratta di valutare le iniziative filantropico-altruistiche di un’impresa, ma piuttosto la sua capacità di offrire e distribuire ricchezza, benessere e occupazione oltre i propri confini”.
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Fonte: Affari e Finanza – La Repubblica