L’impatto economico è superiore ai 30 miliardi di euro nel 2023. Le vecchie e nuove professioni legate al cibo e ai territori
Continua la crescita dei turisti che hanno compiuto almeno un viaggio con principale motivazione legata all’enogastronomia: sono il 58% nel 2023, un valore superiore di 37 punti percentuali rispetto al 2016.
Sette su dieci ne hanno svolti almeno cinque nel 2022 (+25% sul 2021). Un dato in linea con quanto emerge dallo studio della European Travel Commission, secondo cui le proposte a tema culinario sono le più ricercate dai viaggiatori del Vecchio Continente.
L’alimentazione si conferma il vero valore aggiunto della vacanza nel nostro Paese, potendo contare sull’agricoltura più “verde” d’Europa con 5.450 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni censite dalle Regioni, 320 specialità Dop/Igp, 415 vini Doc/Docg e la leadership nel biologico con 86mila aziende.
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L’Osservatorio Qualivita, solo nel 2022, ha contato oltre 230 eventi organizzati dai Consorzi di tutela fra degustazioni, visite outodoor, festival e iniziative che hanno risposto alla richiesta dei cittadini di esperienze autentiche nei territori del cibo e del vino.
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Fonte: Avvenire.it
Crediti foto: Avvenire.it