Grande successo per il 1° Forum nazionale Ambrosetti promosso da Regione Veneto e da Associazione per il patrimonio delle Colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, in collaborazione con il Consorzio di Tutela del Prosecco DOC e il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG
Grazie ai primati del patrimonio turistico, l’Italia può candidarsi ad essere il Paese di riferimento a livello internazionale per il Turismo Sostenibile
Si è tenuto sulle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene il primo Forum Nazionale sul Turismo Sostenibile dei Siti Patrimonio dell’Umanità. L’evento, in collaborazione con The European House – Ambrosetti, è promosso da Regione del Veneto e dall’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità UNESCO, con il Consorzio di Tutela del Prosecco DOC e il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, ed è stato il primo appuntamento nazionale per l’elaborazione di riflessioni e proposte d’azione per valorizzare il turismo sostenibile e i Patrimonio dell’Umanità.
“Ho avuto l’idea di questo forum e l’ho fortemente voluto sulle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, perché questo Sito Patrimonio dell’Umanità dal 2019, deve indicare la via, sempre più nel futuro, per quello che è il turismo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente, che significa anche lasciare in eredità ai posteri un territorio inalterato e rispettato – commenta il Presidente del Veneto Luca Zaia. Il Veneto è ancora la prima Regione italiana per turismo con 73milioni di presenze e la prima industria in Veneto è il turismo, con 18 miliardi di fatturato, cioè il 10% del PIL veneto. L’aspetto davvero interessante è che stiamo avendo una crescita importante dei cosiddetti percorsi secondari del turismo, quelli esperienziali, emozionali, legati all’enogastronomia e di tutto quello che è l’entroterra veneto che esce dai grandi circuiti del mare, della montagna e delle città d’arte e questo ci fa ancora essere più ambiziosi per il futuro. Per la nostra Regione, che ha saputo destagionalizzare le sue presenze e già vanta oltre il 66% di turisti stranieri, dato in crescita, il Forum Ambrosetti rappresenta una nuova vetrina internazionale per mostrare al mondo le eccellenze del nostro territorio”.
“Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene rappresentano un esempio virtuoso di come un sito UNESCO possa attrarre visitatori e turisti in chiave sostenibile – commenta Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Dopo appena 4 anni dal riconoscimento UNESCO siamo la destinazione veneta che cresce di più in termini percentuali di arrivi e presenze turistiche. I dati provvisori dei primi 7 mesi del 2023 confrontati con lo stesso periodo dell’anno precedente sono oltre le aspettative: + 20% di arrivi e + 17% di pernottamenti (260.000 presenze) con una media veneta che si attesta a + 20% di arrivi e + 11% di pernottamenti. Altro dato straordinario è la provenienza con una presenza: il 57% sono turisti italiani e il 43% esteri con una crescita di questi ultimi del 32% (29% media veneta) pari a 3 volte la crescita percentuale di presenze di turisti nazionali in zona. E il dato delle presenze estere è destinato a crescere ulteriormente da agosto ad oggi, se si considera che a luglio 2023 abbiamo inaugurato il Cammino delle Colline che ha fatto registrare oltre 1500 iscrizioni di cui il 40% provengono da 22 Paesi esteri. Le Colline hanno poi saputo, grazie all’offerta di natura, cultura, arte ed enogastronomia, destagionalizzare le presenze, in controtendenza con la media: +53% a gennaio, +34% a febbraio, +20% a marzo e +24% ad aprile. Un turismo attento e sostenibile. Siamo certi, pertanto, che questo Forum Ambrosetti, che ha come tema proprio la sostenibilità e i siti UNESCO, diverrà un appuntamento di rilevanza sempre più internazionale. Un ringraziamento speciale va al Presidente Luca Zaia per aver stimolato l’Associazione a realizzare questo Forum insieme ad Ambrosetti e alla Regione Veneto, per aver creduto in questo ambizioso progetto e averlo inserito tra i Grandi Eventi del Veneto, anche in un’ottica di sviluppo sinergico per i giochi olimpici Milano – Cortina 2026. Grazie poi al Consorzio del Prosecco DOC e al Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene DOCG per averlo supportato”.
Il forum, sul palco del teatro di CastelBrando, si è aperto con l’intervento della Ministra Daniela Santanché in collegamento da remoto. Hanno poi seguito una serie di interventi di stakeholder della filiera del turismo e dei settori collegati, di vertici delle istituzioni nazionali e dei principali territori coinvolti, tra cui Alessandra Priante (United Nations World Tourism Organization); Marco Di Luccio (Direttore dei Beni FAI, Fondo Ambiente Italiano – FAI); Angelo Pittro (Direttore, Lonely Planet Italia); Roberta Garibaldi – (Vicepresidente Comitato Turismo OCSE); Mauro Agnoletti (Professore, Cattedra UNESCO “Paesaggi del Patrimonio Agricolo” dell’Università di Firenze); Nicola Bertinelli (Vice Presidente Nazionale Coldiretti e presidente del Consorzio di Tutela Parmigiano Reggiano); Chiara Lungarotti (Vicepresidente, Unione Italiana Vini); Elvira Bortolomiol (Presidente, Sistema Prosecco; Presidente, Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene) e Luca Giavi (Direttore Generale presso il Consorzio di tutela Prosecco DOC).
“Il numero di visitatori nelle cantine del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG – dichiara Elvira Bortolomiol, Presidente Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG – è stato quasi di 300mila, con un incremento del +7,5%. È evidente che il territorio è maturo perché i produttori sviluppino ulteriori servizi per accogliere visitatori che attraverso il prodotto si immergano poi nella scoperta del territorio. Lo abbiamo sottolineato più volte come Consorzio, la viticoltura è il genius loci di queste colline”.
“Il turismo sostenibile rappresenta un’opportunità per tutti noi – commenta Stefano Zanette, Presidente del Consorzio di Tutela del Prosecco DOC. È necessario alimentare sempre di più un impegno collettivo verso un futuro responsabile e rispettoso dell’ambiente e della società, infatti il turismo, come il mercato, non prescinde più da logiche che escludono tali tematiche, anzi oggigiorno condizioni che preservano le risorse naturali e culturali, in armonia con le comunità locali, costituiscono dei requisiti fondamentali. Tant’è che il Consorzio già da alcuni anni ha avviato un percorso per incrementare il livello di sostenibilità della Denominazione, agendo sui propri produttori affinché ci possa essere quel cambio culturale che porti alla completa valorizzazione del nostro territorio sia sotto il profilo ambientale che sociale, senza tralasciare quello economico. Pertanto, incrementando progressivamente il nostro livello di sostenibilità, riteniamo di rendere il Prosecco un prodotto e un Territorio sempre più attrattivo per il turismo sostenibile”.
Al centro del Forum la presentazione dei dati del rapporto strategico “Turismo sostenibile e patrimonio del territorio: quali sinergie e quali impatti economici, sociali e ambientali”, illustrati da Benedetta Brioschi – Associate Partner e Responsabile Food&Retail e Sustainability di The European House – Ambrosetti, che ha tracciato una fotografia dello stato attuale della filiera, e identificato alcune linee di azione per concretizzare la transizione ad un turismo sempre più sostenibile. (SEGUE APPROFONDIMENTO).
DI SEGUITO LA SINTESI DEL RAPPORTO
SINTESI E MASSAGGI CHIAVE: TURISMO SOSTENIBILE E PATRIMONIO DEL TERRITORIO: QUALI SINERGIE E QUALI IMPATTI ECONOMICI, SOCIALI E AMBIENTALI
L’economia globale è stata colpita da una serie di fattori di crisi e discontinuità che hanno comportato implicazioni di natura sistemica e strutturale a tutti i livelli (individui, imprese, istituzioni e territori), inimmaginabili fino a poco tempo fa. Tra i più rilevanti rientrano: la pandemia globale da COVID-19, l’esplosione del conflitto in Ucraina, l’incremento esponenziale dei costi energetici e logistici, l’interruzione di alcune catene di approvvigionamento, l’impennata dell’inflazione e in ultimo lo scoppio della guerra nella striscia di Gaza.
All’interno dello scenario altalenante dell’economia italiana degli ultimi 20 anni, il turismo è stato al centro delle forze di cambiamento del triennio passato. In particolare, il settore ha dovuto rispondere ai lockdown delle attività produttive e allo stop agli spostamenti nel 2020, alla crisi energetica del 2022, al successivo rimbalzo inflattivo delle attività turistiche e alla conseguente ricerca di mete meno costose da parte dei turisti italiani e internazionali.
Nonostante l’incertezza dello scenario internazionale, il turismo si conferma un asset strategico per la competitività dell’Italia, generando direttamente 7 miliardi di Euro di Valore Aggiunto nel 2022. Il settore è in forte ripresa nel periodo post-pandemico: dopo aver subito un ridimensionamento di quasi 2/3 del valore in un anno, è cresciuto del +106% dal 2020 ad oggi. Il settore sostiene inoltre un’occupazione diretta di 293.000 lavoratori, in 24.275 imprese.
Il patrimonio turistico italiano può contare su numerosi fattori di attrattività: il Rapporto Strategico “Turismo Sostenibile e patrimonio del territorio. Quali sinergie e quali impatti economici, sociali e ambientali” presentato da The European House – Ambrosetti ha identificato 10 primati del Paese a livello internazionale. Tra gli altri, l’Italia detiene il primato mondiale per il maggior numero di siti riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, con un totale di 59 siti registrati ed è anche il 1° Paese, a pari merito con la Francia, per il numero di paesaggi culturali riconosciuti dall’UNESCO. Non solo. L’Italia è il 3° Paese al mondo per numero di città creative, riconosciute per il ruolo della cultura e creatività per lo sviluppo urbano sostenibile ed è la 1° destinazione enogastronomica al mondo: 29,3% dei turisti stranieri definisce la tradizione culinaria un motivo di attrattività per l’Italia.
Il settore turistico offre un contributo significativo alla sostenibilità dell’Italia, a partire da quella economica, con un effetto moltiplicativo rilevante: grazie all’attivazione di filiere sul territorio nazionale, per ogni Euro di Valore Aggiunto diretto generato dal turismo si generano 1,31 Euro addizionali per l’economia italiana Il settore offre un contributo significativo anche alla sostenibilità sociale, con un impatto rilevante sull’occupazione nei territori italiani: 293.000 occupati diretti, con un effetto moltiplicativo pari a 1,75. Il turismo in Italia è attento alla promozione della sostenibilità ambientale. L’Italia è più virtuosa della media europea in 5 dei 6 indicatori che compongono l’indice di impatto ambientale del turismo dell’UNWTO.
Il turismo in Italia sottende una filiera industriale e di servizio complessa e articolata: 16 settori economici e 62 sotto-settori, per un Valore Aggiunto complessivo di 92,4 miliardi di Euro, pari al 5,3% del PIL italiano e un’occupazione di 2,2 milioni di persone.
In linea con le elaborazioni dell’UNWTO, grazie al contributo alla sostenibilità economica, sociale e ambientale la filiera del turismo impatta, in modo diretto o indiretto, su tutti i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030. Tuttavia, ancora un po’ di lavoro è necessario per guidare la transizione del settore del turismo in ottica sempre più sostenibile. Per supportare questo, The European House – Ambrosetti ha identificato una visione-Paese, che partendo dai primati del patrimonio turistico italiano, intende lavorare affinché l’Italia possa: “Essere il Paese di riferimento a livello internazionale per il Turismo Sostenibile” rappresentando uno stimolo per tutti i settori direttamente o indirettamente coinvolti.
Fonte: Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene; Consorzio di tutela della DOC Prosecco; Consorzio Tutela del vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco