L’opera presentata a Solomeo lo scorso 7 novembre racchiude 887 schede che descrivono tutti i prodotti italiani a Indicazione Geografica.
Miliardi di valore, centinaia di prodotti sotto tutela, un territorio pressoché unico al mondo come base produttiva, una tradizione che si fa modernità da difendere e valorizzare sempre di più.
Può anche essere questa l’istantanea che delinea l’agroalimentare italiano. Una fotografia che, tuttavia, non deve nascondere la necessità di dare continuità e sicurezza al settore, partendo, magari, alla consapevolezza della continua erosione della base produttiva che l’agricoltura ogni anno vive.
Per capire di più cosa sia l’agroalimentare nazionale, è possibile partire dall’ “atlante” dell’Enciclopedia Treccani curato dalla Fondazione Qualivita la cui dodicesima edizione è stata presentata in questi giorni. Nell’ “Atlante Qualivita” trova spazio una visione del settore agroalimentare in grado di unificare i comparti del cibo, del vino e delle bevande spiritose come un modello di tutela e sviluppo dei territori e del made in Italy di eccellenza.
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Fonte: Avvenire