Le prime stime da Asti, Alta Langa DOP, Franciacorta DOP, Oltrepò Pavese DOP, Trento DOP e Alto Adige DOP, mentre il “mondo” Prosecco è ai blocchi di partenza
In un anno così particolare a livello climatico, per capire davvero quanto eventi meteorologici e malattie in vigna impatteranno davvero su quantità di uva in cantina, rese in mosti e qualità, si dovrà necessariamente aspettare ancora.
Ma, intanto, dopo i primissimi grappoli caduti già ad inizio agosto in Sicilia e in Franciacorta, la raccolta, almeno per le basi spumante, sta entrando nel vivo soprattutto nel Nord Italia, dal Piemonte dell’Asti e dell’Alta Langa al Trentino, passando per la Lombardia dell’Oltrepò, fino all’Alto Adige, e guardando più ad Oriente, tra Veneto e Friuli, dove si aspetta ancora per la Glera che darà vita a Prosecco DOP, come raccontano dai loro diversi osservatori Consorzi e cantine.
Partendo dal Piemonte, si vendemmia, da qualche giorno, tra Asti e Alta Langa. Tra i filari astigiani dove nascono le più celebri bollicine dolci d’Italia che prenderanno vita nelle “cattedrali sotterranee” di Canelli patrimonio Unesco ed in tante cantine, tutto sommato, ci si aspetta una resa in linea con gli anni precedenti, e qualità ottima.
Secondo le elaborazioni dal Consorzio Asti Docg, le uve Moscato bianco si presentano in buone condizioni fitosanitarie con una pressione contenuta degli agenti patogeni quali peronospora e oidio che non ha particolarmente influito sul livello produttivo.
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Fonte: WineNews.it