Autorizzati solo gli impianti fotovoltaici elevati, chi li installa dovrà garantire il 70% del valore della produzione. L’assessore Protopapa: protetti tra l’80% e il 90% dei campi fertili a partire da quelli di DOP e IGP.
Il settanta non è un numero magico ma nelle intenzioni della regione Piemonte dovrebbe permettere di limitare la diffusione dei pannelli fotovoltaici sulle aree agricole subalpine.
Le nuove linee guida che sono state pubblicate sulla gazzetta ufficiale, infatti, escludono l’installazione a terra e autorizzano solo gli impianti rialzati. Ma chi li installa deve garantire il mantenimento di almeno il 70% del valore della produzione agricola degli ultimi cinque anni.
Una misura che dovrebbe essere un deterrente per fermare la corsa all’accaparramento di aree agricole da utilizzare per la produzione di energia sfrattando i contadini.
«L’anno prossimo qui al posto del mais, potrebbe sorgere un campo di pannelli fotovoltaici. Ma io, anzi noi, proveremo a fermare questi speculatori che hanno pagato fino a otto euro al metro quadrato terreni che hanno un prezzo di mercato che arriva al massimo a due. Noi faremo di tutto per cercare di bloccare questi speculatori».
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Fonte: La Stampa – Torino