Siglato un protocollo d’intesa tra Città del Vino e Ispettorato del Lavoro: “cantine e turisti potranno vivere l’esperienza in tutta sicurezza”
Sempre più amata dagli enoturisti, la vendemmia turistica è da oggi regolamentata grazie al protocollo d’intesa, sottoscritto a Roma, tra l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e le Città del Vino, e firmato da Paolo Pennisi, direttore generale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, e da Angelo Radica, presidente Città del Vino, nella sede centrale dell’Ispettorato.
La vendemmia turistica non può considerarsi un rapporto di lavoro, ma “si intende l’attività di raccolta dell’uva, non retribuita, di breve durata, episodica, circoscritta ad appositi spazi, avente carattere culturale e ricreativo, svolta da turisti e correlata preferibilmente al soggiorno in strutture ricettive del territorio e/o alla visita e degustazione delle cantine locali nell’ambito di un’offerta turistica di tipo integrato”.
Nel documento sottoscritto si precisa anche che “per lo svolgimento della vendemmia turistica non può essere corrisposto ai turisti alla stessa partecipanti alcun emolumento comunque denominato, né in denaro né in natura. L’attività è ristretta a poche ore alternativamente nella fascia oraria antimeridiana o postmeridiana e non può ripetersi per più di 2 volte nella stessa azienda vitivinicola nell’arco della stessa settimana”.
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Fonte: WineNews