Vignoli: “È un bene da valorizzare, una grande opportunità per i coltivatori”
Ottime le previsioni produttive per lo Scalogno di Romagna IGP, tant’è che Il Consorzio di tutela cerca nuovi produttori per soddisfare una richiesta sempre crescente.
“Non è uno scalogno qualsiasi, ma si tratta dello Scalogno di Romagna a Indicazione geografica protetta”. La sottolineatura è di Glenda Vignoli, presidentessa del Consorzio Scalogno di Romagna che dal 2018, anno della sua costituzione, riunisce soci agricoltori che uniscono le loro pluriennali esperienze nella coltivazione di questo particolare ortaggio a bulbo affine alla cipolla.
La pianta, il cui nome scientifico è ascalonicum, ha origini nell’Asia centrale (Turkmenistan, Uzbekistan, Kirghizistan, Afghanistan) e, per gli appassionati di botanica, appartiene alla famiglia Amaryllidaceae.
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Fonte: Il Resto del Carlino