Oltre 87mila i campioni alimentari passati al vaglio dell’Authority
La strategia From farm to Fork della Commissione europea ha fissato l’ambizioso obiettivo del dimezzamento dei pesticidi in agricoltura entro il 2030. Al momento, però, in Europa la percentuale di prodotti agroalimentari che contengono residui superiori a quelli consentiti per legge è in aumento.
L`allarme arriva dall’EFSA, l’Autorità UE per la sicurezza alimentare: secondo il suo ultimo rapporto, il cibo che non supera l’esame è passato dall’1,4% (dato 2018) al 2,1%. Dall’olio d`oliva ai funghi, dai broccoli all’uva, dal grano alle uova, oltre 87mila campioni alimentari sono stati passati al vaglio dell’Authority. Di questi, in media, poco più della metà dei prodotti era di produzione nazionale e il 22% proveniva da altri Paesi membri, mentre circa il 20% era stato importato da Paesi extra-Ue.
Il risultato è che, nonostante tutti i buoni propositi, è aumentata la quota di alimenti fuorilegge rispetto ai residui di pesticidi. E se solo il 2% degli alimenti non passa l`esame, il rapporto dell`Efsa evidenzia anche che c`è un buon 40% di prodotti che comunque presenta tracce di residui chimici, seppur al di sotto della soglia vietata. Solo il 58,1% di alimenti è stato trovato completamente privo di pesticidi.
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Fonte: Il Sole 24 Ore