Va individuata una sanzione che sia graduata sul tipo di violazione commessa
È incostituzionale la sanzione fissa di 5omila euro prevista per le violazioni commesse dagli organismi chiamati a verificare, in base a protocolli, il rispetto delle regole sulle produzioni agroalimentari DOP o IGP. La Corte costituzionale (sentenza 40) ribadisce la necessità che le sanzioni rispondano al principio di proporzionalità, e siano “tarate” sulla gravità delle violazioni. Una conclusione già affermata con la sentenza 185/2021, con cui è stata dichiarata illegittima la norma che puniva l’inosservanza di alcuni obblighi informativi sui rischi del gioco d’azzardo con sanzione di euro 5omila.
Nel caso esaminato all’organismo delegato al controllo delle produzioni del Prosciutto di San Daniele DOP è stata applicata la sanzione di 5omila euro per tre violazioni dei “manuali”, molto eterogenee, ma punibili nella stessa misura. La norma (articolo 4 Dlgs 297/2004) viene censurata per la parte in equipara le condotte più gravi e pericolose a quelle di minor rilievo, stabilendo per tutte una sanzione in misura fissa. Questo in aperto contrasto con il principio di proporzionalità.
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Fonte: Il Sole 24 Ore