Petrini: L’emergenza siccità minaccia il Barolo è ora di salvare le viti delle Langhe.
In un primo momento, il riscaldamento del clima ha migliorato la produzione piemontese, adesso è difficile capire se si debba cambiare modalità di produrre o agire sulle piante.
Nelle mie Langhe la crisi climatica sta destando preoccupazione. Quest’area del Piemonte che negli ultimi decenni ha vissuto un florido sviluppo economico, industriale e turistico, ora fa i conti con una sfida che minaccia da vicino l’ingrediente che più di ogni altro è stato la chiave del successo: il vino.
La produzione vitivinicola, infatti, ha fatto da traino per il superamento del tragico tempo della malora, permettendo a quegli stessi territori fenogliani di diventare patrimonio dell’umanità nel 2014. La stessa produzione che ora rischia seriamente di entrare in sofferenza – e con essa l’ampio e variegato comparto collegato – a causa degli effetti della crisi climatica.
E se è vero che le manifestazioni del cambiamento climatico sono oggi più intense e incontrovertibili, è anche vero che suoi segnali ci accompagnano da 20, 25 anni. Pur ammettendo sempre una certa variabilità, i trend mostrano che ogni anno degli ultimi venti la data di vendemmia ha anticipato di un giorno.
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Fonte: La Stampa