Difendere a spada tratta la nostra tradizione non basta: se in Italia l’agroalimentare di qualità vuole essere sempre più competitivo e sostenibile, ha bisogno anche di innovazione e ricerca.
La settimana scorsa si è chiuso “Italia Next DOP”, primo simposio scientifico delle filiere DOP e IGP organizzato da Fondazione Qualivita per mettere in contatto le nostre migliori produzioni alimentari con università e centri di ricerca. Grazie alla presenza di oltre 800 attori del settore nazionale, 6 sessioni scientifiche, 90 progetti di ricerca e 50 relazioni, l’esperimento è stato un vero successo. Eventi così, ideati per condividere conoscenze ma anche per definire valori e obiettivi comuni, saranno sempre più indispensabili se si vuole creare quello spirito di squadra che a aziende e istituzioni italiane (specie se confrontate coi concorrenti internazionali) finora è mancato.
Fonte: Corriere della Sera – Roma