Il vino è un alimento liquido da assumere responsabilmente e in dosi moderate, l’etichetta “nuoce fortemente” rischia effetti paradossali e di fare da incentivo
Cara Professoressa Viola, le scrivo da medico-nutrizionista clinico a proposito dell’articolo in cui attesta indiscutibilmente che il vino accorcia la vita. La sua affermazione trae spunto, come si legge in calce all’articolo medesimo, da una ristretta quantità di «papers in review», quasi un diktat. Ma a tale ristretta mole di papers si oppongono ben 236.068 pubblicazioni scientifiche che sottolineano la bontà di questo «alimento liquido», come amo definirlo.
Queste sono suddivise tra vino e salute (58.443), vino e resveratrolo (59 456), vino e longevità (4.251), vino e ruolo funzionale dei polifenoli (83.925), vino e problematiche cardiovascolari (20.586), vino e dieta mediterranea (5.970), vino e prevenzione di degenerazioni neurologiche (3.437). Lo scopo comune di questa enorme mole di lavori scientifici è stato quello di dimostrare gli effetti benefici del vino, se assunto in modo responsabile e in dosi moderate nell’ambito di uno stile di vita sano. Il vino consumato con moderazione e intelligenza e lo dimostrano le evidenze scientifiche ha effetti benefici, soprattutto se associato ai pasti, specie se in stile mediterraneo.
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Fonte: La Stampa