Valorizzare la qualità della mela veronese e offrire ai produttori locali nuove prospettive di mercato in Italia e all’estero. È questo l’obiettivo del progetto di marketing sviluppato quest’anno e presentato durante l’incontro “Mela di Verona, dalla brand identity all’IGP” organizzato dall’Associazione Ortofrutta Veneta e Coldiretti Verona.
All’appuntamento hanno partecipato esponenti del settore agricolo, commerciale e della trasformazione agroalimentare. Un saluto è stato portato dal consigliere comunale Pietro Trincanato e aegli onorevoli Ciro Maschio e Flavio Tosi e dal presidente della Terza Commissione la Regione Veneto Marco Andreoli.
A partire da gennaio 2023 la mela di Verona sarà riconoscibile grazie a un nuovo marchio identitario inserito in un bollino. Il marchio “Mela di Verona. C’è il Veneto dentro” è fortemente identitario della qualità, della tradizione e del valore del prodotto veronese e veneto.
Il progetto presentato, con lo scopo di promuovere il tradizionale frutto in attesa di ricevere dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali la denominazione Igp (indicazione geografica protetta), riguarda le tre principali e storiche varietà di mele, Gala, Golden e Granny Smith, coltivate nelle province di Verona e in alcuni comuni di Vicenza, Padova e Rovigo pari a circa l’85% delle melicoltura del Veneto. La produzione contraddistinta dal bollino con il nuovo marchio è stimata in 220mila quintali ripartite in Royal Gala circa 40mila quintali, Golden Delicious circa 80mila quintali e Granny Smith circa 100mila quintali. Le produzioni vengono certificate dal CSQA, organismo di certificazione nei settori tra gli altri dell’Agroalimentare e del packaging, al fine di applicare la norma ISO 22005, che recepisce le norme italiane UNI 10939:01, relativa a “Sistema di rintracciabilità nelle filiere agroalimentari” e quindi l’origine del prodotto.
La coltura melicola scaligera rappresenta l’80% di quella regionale, rendendola la terza provincia italiana dopo Trento e Bolzano, con oltre 4400 ettari coltivati da 1520 aziende agricole.
[…]
Salvo Garipoli, direttore di SG Marketing, ha spiegato Il progetto di marketing della mela di Verona. “Il punto di partenza che abbiamo preso in considerazione – ha detto – è che il prodotto mela veronese è di elevata qualità. Abbiamo quindi voluto costruire l’identità della stessa attraverso i valori che esprime e il legame con il territorio per catturare l’attenzione del consumatore finale. Del resto, nessun prodotto si vende da solo. Per il logo abbiamo voluto evidenziare quindi il territorio e la tradizione per promuovere l’identità del frutto. Ecco che nella forma del logo c’è il richiamo all’ansa dell’Adige e agli arcovoli dell’Arena. Abbiamo cercato di costruire una ‘casa comoda’ in cui potessero riconoscersi sia i produttori che i consumatori. Un brand unico anche per il packaging delle tre varietà: Gala, Golden e Granny. Sono stati inoltre sviluppati una serie di materiali a supporto e per le campagne di comunicazione e promozione anche all’interno dei punti vendita attraverso il marchio”.
[…]
Alessandro Mattiazzi del CSQA ha spiegato il ruolo dell’ente certificatore evidenziando che “Noi facciamo i controlli ma mettiamo a disposizione anche la nostra esperienza per lo sviluppo del marchio”.
Fonte: Corriere Ortofrutticolo