La stagione agrumicola siciliana è cominciata, ma l’Arancia Rossa di Sicilia IGP fa registrare qualche ritardo a causa delle condizioni climatiche non ancora favorevoli alla pigmentazione del prodotto.
Ne ha parlato Gerado Diana, presidente del Consorzio di tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP, per comprendere meglio le proiezioni sulla campagna agrumicola in Sicilia e sulle dinamiche che si stanno delineando.
“Le tendenze che riguardano la nostra campagna sono difficili da definire, al momento – ha detto il presidente Diana – perché inizieremo con la raccolta e la commercializzazione dell’arancia Moro non prima del prossimo 19 dicembre. La pigmentazione del prodotto è legata all’escursione termica. In questo periodo, abbiamo avuto giornate molto calde e, solo da pochi giorni, registriamo temperature ed escursioni termiche idonee a far giungere a piena maturazione il frutto. Di certo c’è che abbiamo un grande punto di forza, quest’anno, con un prodotto veramente straordinario, di grande pezzatura, e che saprà reggere le sfide del mercato“.
Venendo alle criticità e ai punti di debolezza su cui sta lavorando il Consorzio, Diana dichiara: “Da sempre siamo molto attenti all’ambiente e alle nuove soluzioni di packaging. Tanti nostri operatori sono alla ricerca di nuovi imballaggi, sempre più ecologici e riciclabili. Tutto ciò che è plastica, ormai, è passato di moda e si lavora su confezioni sempre più ecocompatibili, ecosostenibili. Su questo fronte, noi stiamo facendo un grande lavoro. Altro aspetto importante è quello di far passare forte e chiaro il messaggio che le piante sempreverdi, come l’arancio, con adeguate tecniche e procedure generano grandi benefici per l’ambiente, sottraendo anidride carbonica e conferendo sostanza organica al suolo. Gli aranceti sono i nostri boschi: svolgono un’essenziale funzione ecologica e possono essere la chiave di volta per una sostenibilità che crei valore per l’ambiente e per l’economia“.
“Siamo, inoltre, impegnati a capire cosa ci riservi la riforma dei marchi DOP e IGP che si sta discutendo al Parlamento europeo – ha proseguito il presidente – Tale riforma riguarda la riclassificazione di più di 3400 prodotti tra Denominazioni di origine protetta e Indicazioni geografiche protette. Si tratta di un settore che muove 71 miliardi a livello europeo, 17 per la sola Italia. Abbiamo un patrimonio agroalimentare unico e abbiamo il dovere di farlo conoscere ancora di più e meglio al mondo intero e di difenderlo dalle contraffazioni e dai tentativi di screditarne la salubrità. Il mercato per l’arancia rossa IGP è globale. Dobbiamo però aumentare sempre più quote di mercato in Europa: Francia, Germania, Svizzera. Consolidate queste posizioni, saremo pronti a conquistare anche altri mercati extraeuropei. L’obiettivo è pure quello di riconquistare quote di mercato in Italia, dove il prodotto IGP si vende solitamente da Roma in su. Stiamo lavorando per far sì che il valore del nostro prodotto possa essere percepito anche nel centrosud“.
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Fonte: Fresh Plaza