Aria di San Daniele, tra settembre e novembre un viaggio di gusto all’indirizzo di altre tre città: Palermo, Bari e infine Napoli.
Il patrimonio enogastronomico italiano è come un portagioie. Ogni territorio e ogni popolo possiedono delle perle uniche e preziosissime, che però oltre ad essere fortemente radicate nel luogo dove nascono, appartengono a tutto il Paese. Raccontarle, promuoverle, favorire gli incontri è un dovere. Per alcuni una grandissima passione. Tra questi sicuramente il Consorzio del Prosciutto di San Daniele, che chiusa l’estate (e un grande evento in casa propria) ha deciso di ripartire per un tour lungo le coste più meridionali dell’Italia. Una sfida per Aria di San Daniele, o forse ancor meglio una meravigliosa avventura che occuperà quasi tutto l’autunno, dal 27 settembre al 10 novembre, in più luoghi e momenti.
Un progetto che è oltre il sapore in sé e diventa quasi filosofico. Sicuramente lo è nelle intenzioni e nei desideri di chi l’ha voluto e organizzato già nel lontano 2017. “Aria di San Daniele rappresenta un’importante occasione per il Consorzio per far conoscere e apprezzare i valori del San Daniele DOP all’interno di uno dei principali settori, il comparto Ho.Re.Ca.” afferma Mario Emilio Cichetti, Direttore Generale dell’istituzione, andando a toccare i punti più importanti di questo percorso di lunga data. “Le prime quattro edizioni del tour, avviato nel 2017, hanno generato oltre 200 serate aperitivo nelle principali città italiane” ed è da questi successi che in realtà hanno deciso di ripartire, mettendo da parte lo stop, i ritardi e le ripartenze dovute al Covid. Quasi un nuovo inizio prima di energia e bellezza.
Quando si sceglie una nuova partenza, si fa forti delle competenze acquisite nel tempo. Anche in quello prossimo. Il tour gastronomico itinerante ha, infatti, preso il via da Roma lo scorso marzo e, nel corso della primavera, ha toccato le città di Torino, Bergamo, Milano e Verona. Un viaggio nell’Italia del nord che si è poi ampliato nel grande evento tenutosi a San Daniele stessa, nel mese di agosto. Una tre giorni importante in cui ci si è fermati e si è fatto il punto, toccando con mano l’arte e la tradizione dei prosciuttifici, di cosa sia oggi il San Daniele DOP e quanto importante sia in un mondo che va sempre di più nel verso della massificazione dei sapori e nell’annullamento delle specificità. Da qui quindi, pieni di nuova forza e di molte cose da dire, Aria di San Daniele è ripartirà per un autunno scoppiettante.
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Fonte: La Stampa