Olio Garda DOP, il 22 e il 23 ottobre torna la rassegna Frantoi Aperti
Non ci sarebbe certo bisogno di scomodare il Sommo per ricordare che “suso in Italia bella giace un laco”, quello di Garda. Ma forse non tutti sanno che da molto tempo – non sappiamo se dai tempi di Virgilio, ma di sicuro da secoli – sulle sponde dello splendido lago, il più grande d’Italia, si produce l’olio. È la zona a vocazione olivicola più settentrionale al mondo, non lontana dalle cime delle Dolomiti. Una realtà resa possibile da un microclima unico, che di fatto crea una sorta di oasi mediterranea ai piedi delle Alpi.
Sono circa 1500 le tonnellate di olive prodotte ogni anno sul lato trentino del Benaco, per una resa intorno alle 250 tonnellate di olio. E la varietà più coltivata è la pregiata Casaliva, specie autoctona dalla quale si ricava un olio extra vergine di colore verde-oro, dal sapore delicato e dal profumo di mandorle verdi, carciofi ed erbe selvatiche. Oggi sono 1200 i coltivatori locali – che lavorano e custodiscono piante tramandate da generazioni – e la principale realtà associativa è l’Agraria Riva del Garda, dove vengono spremute la gran parte delle olive, delle quali circa 200 quintali sono certificate con la DOP Garda Trentino. Proprio l’Agraria è un buon punto di partenza per un itinerario tra gli olivi del territorio: qui si organizzano visite guidate e si possono comprare direttamente i prodotti. Ma sono i tanti piccoli frantoi sparsi sulle rive del lago la chiave per “assaporare” l’essenza di una tradizione antica, passeggiando tra alberi centenari che crescono su terrazzamenti affacciati su panorami unici, dalle acque del Garda al Monte Brione e al Castello di Arco.
Tra le aziende agricole sempre aperte ad accogliere i visitatori ci sono il Maso Bòtes, Oliocru, Madonna delle Vittorie e il Frantoio Ivo Bertamíni, che tra l’altro in autunno – nel periodo che precede la raccolta e la spremitura – aderiscono a Frantoi Aperti, la rassegna (il 22 e 23 ottobre) dedicata a questa produzione d’eccellenza.
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Fonte: La Repubblica
