Tre giorni di festa per una storia lunga 500 anni. Da domani a domenica, Gragnano racconta se stessa, è la “Città della Pasta” riconosciuta in Europa.
Ma è anche la Campania della Dieta Mediterranea, il profilo alimentare teorizzato dal medico canadese Ancel Keys mezzo secolo fa nel suo lungo soggiorno in Cilento e adottato a Parigi dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. Proprio la pasta è al centro in una piramide del gusto e degli stili di vita, con altri prodotti del mare e degli orti declina i segreti dei centenari nei borghi della regione. Ma la pasta è vietata, tollerata o consigliata? Parlare con gli specialisti fa cadere molti tabù. Per la salute come per le diete, arrivano confortanti delucidazioni dagli specialisti.
«La pasta fa bene a tutti nelle giuste forme e dosi. Un piatto di 80 grammi a testa è perfetto. Direi anche che è la prima fonte di energia da carboidrati complessi», spiega Renata Bracale, docente di Nutrizione Umana , Università del Molise. Volto noto di “Elisir”, la trasmissione medica di Rai3. Da una conversazione con la professoressa Bracale deriva la tabella di consigli e divieti in questa pagina.
La festa era attesa da anni per celebrare il gusto, l’arte, la cultura di una comunità che sì presenta nelle sue dimensioni di colosso della produzione: 92mila tonnellate esportate in tutto il mondo sotto le insegne di 16 aziende, piccole, medie, grandi, nel perimetro di 15 km quadrati, valore al consumo 300 milioni, che compongono il Consorzio Città della Pasta IGP. L’Indicazione Geografica Protetta è il riconoscimento ufficiale del marchio che tutela la qualità del prodotto, firmato dal 98% delle aziende di Gragnano.
La tutela del marchio prescrive requisiti di garanzia per le proprietà della pasta e la sua salubrità. Se per tutti i pastifici italiani è previsto un indice proteico di 10,5 la pasta di Gragnano non scende sotto il 13%, è essiccata nel microclima di un’area tra Monti Lattari e mare della Penisola Sorrentina. Un severo disciplinare che tutela il Consorzio IGP, presidente dal 2021 Massimo Menna. I successi di marketing coincidono con l’opera di uno specialista della promozione, Giovanni Cafiero ed il team milanese di comunicazione di Anita Lis sona con Carlo Petronella.
I pastifici consorziati sono: Pastificio Di Martino; La Fabbrica della Pasta di Gragnano; Antiche Tradizioni di Gragnano; Pastificio de Campi; L`oro di Gragnano; Cooperativa Pastai Gragnanesi; Pastificio della Forma; Il Mulino di Gragnano; Pastificio D`Aniello; Pastificio Antonio Massa; Premiato Pastificio Afeltra; Pastificio Lucio Garofalo; Pastificio Liguori; 28 Pastai; Pastificio Cuomo. Saranno 18 gli chef campani, nei tre giorni si alterneranno ai fornelli fra showcooking e degustazioni.
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Fonte: La Repubblica – Napoli