La certificazione del Verde Urbano come strumento di gestione per la Pubblica Amministrazione e di comunicazione al cittadino.
Da qualche decennio si sta assistendo ad un progressivo interesse verso le componenti degli ecosistemi e la loro gestione e fruibilità. Questo ha portato alla necessità di coniare termini appropriati come “Servizi Ecosistemici“, che sta entrando prepotentemente nel lessico comune. In ambito forestale questo termine è generalmente adottato per indicare le funzioni che la foresta assolve a beneficio dell’uomo. Oltre a quella prettamente produttiva, intesa come messa a disposizione di materia prima per le filiere del legno e della carta, ve ne sono però molte altre, quali ad esempio la funzione di sequestro del carbonio operata dalla biomassa vegetale, quella di protezione idrogeologica, quella turistico-ricreativa, di conservazione della biodiversità e, non ultima, quella estetico-paesaggistica.
Spostando l’attenzione sugli spazi verdi, in ambito urbano e periurbano, possiamo comunque ravvisare questa molteplicità di benefici. A fianco infatti delle tradizionali funzioni, estetica e ricreativa, sono andate affiancandosi nel corso degli ultimi anni altre funzioni, tipiche ed importanti, legate ad esempio alla riduzione delle polveri inquinanti e del rumore e al contributo alla mitigazione del microclima urbano. Inoltre, se adeguatamente progettati e gestiti, gli spazi verdi possono dare il proprio contributo alla conservazione della biodiversità, in termini di presenza di comunità vegetali e animali più o meno complesse e in grado di fornire antagonisti naturali dei parassiti, consentendo così la riduzione degli interventi fitosanitari. Sono poi le interconnessioni e la varietà degli ambienti esistenti negli spazi verdi urbani, anche marginali e/o di proprietà privata, a determinare il valore ecologico del verde cittadino.
Lavorando in questa direzione, la creazione di standard di certificazione specifici, relativi alla gestione del verde urbano, rappresentano sicuramente degli strumenti aggiuntivi in mano alle amministrazioni comunali, utili soprattutto a livello di monitoraggio nel tempo degli interventi manutentivi e di comunicazione al cittadino.
[…]
IL PROGETTO DI NORMA DEI “PARCHI DELLA SALUTE” DI ASSOVERDE
Si tratta di un progetto che nasce dall’esperienza del “Libro Bianco del Verde”, promosso da Assoverde e Confagricoltura, il cui Focus per il 2022 vede la collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, il CREA e il partenariato con CSQA. L’obiettivo dei “Parchi della Salute” è rappresentare la stretta connessione tra il Verde e la Salute, rispetto agli impatti benefici che le aree verdi determinano sul benessere fisico e psichico delle persone nelle diverse fasce di età e categorie di utenza, tramite la definizione di parametri oggettivi e misurabili, che possano costituire “standard minimi di qualità” nelle diverse fasi di progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione.
Fonte: Veneto Più