La Società cooperativa agricola trentina Sant’Orsola è riuscita a produrre il lampone “residuo zero” (cioè privo di prodotti fitosanitari alla raccolta) una novità assoluta per l’Italia. È il risultato – si legge in una nota – di anni di sperimentazioni compiute dal suo staff di tecnici specializzati insieme ai produttori: da giovedì 5 maggio è certificato da Csqa, ente terzo nazionale riconosciuto dal ministero per le Politiche agricole. S’affianca al mirtillo pure a residuo zero prodotto nel 2020 dalla cooperativa inizialmente dai suoi soci attivi nelle zone collinari in Sicilia e nelle Marche, ma da quest’anno anche in Trentino ed in Calabria. Era una novità assoluta per l’Italia, venne messo in commercio nel 2021 non appena superata la fase acuta della crisi pandemica.
Il lampone rz Sant’Orsola è totalmente italiano, ottenuto da varietà di proprietà della cooperativa stessa tra le molte brevettate e nella disponibilità dei soci. È certificato Csqa, dunque alla raccolta é indenne da prodotti fitosanitari. Il residuo zero – spiega ancora la nota – è frutto di un sistema di gestione aziendale virtuoso lungo l’intera filiera e basato su pratiche agricole sostenibili, le uniche in grado di produrre un simile risultato.
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Fonte: SkyTG24.it