CSQA è l’ente che effettua i controlli sugli operatori che compongono la filiera del Grana Padano DOP.
Alcune attività si svolgono in autocontrollo, altre sono invece affidate a soggetti terzi. La filiera coinvolta nella produzione e distribuzione del Grana Padano è soggetta a una serie di controlli ideati per garantire il massimo della sicurezza ai consumatori. Ne abbiamo parlato con Stefano Vivoda, responsabile tecnico lattiero-caseario di CSQA, organismo autorizzato dal Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) a effettuare i controlli di conformità per la denominazione di origine protetta di quello che uno degli alimenti italiani in assoluto più noti a consumati al mondo.
Come si inserisce il vostro lavoro nelle procedure per garantire la qualità e la sicurezza per il prodotto finale?
“Il nostro è un ruolo che trae fondamento nella normativa comunitaria e in quella italiana, che definiscono i regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, disponendo che la verifica della conformità di un prodotto al corrispondente disciplinare sia effettuata, anteriormente all’immissione in commercio del prodotto, da parte di una autorità nazionale competente oppure da organismi di certificazioni conformi al regolamento comunitario di settore. CSQA effettua le verifiche delle indicazioni geografiche dal 1998 e il Grana Padano è stata la prima Dop che abbiamo certificato. Quest’ultima copre 15 mila delle 60 mila ispezioni che effettuiamo ogni anno”.
Come sono disciplinati i controlli alla stalla?
“La filiera del Grana Padano DOP è costituita da allevatori, raccoglitori del latte, caseifici, stagionatori e confezionatori per un totale di circa 4 mila operatori. Ognuno di questi soggetti è iscritto negli appositi elenchi detenuti e aggiornati dall’organismo di controllo. L’insieme dei controlli è costituito sia da attività direttamente a carico dei soggetti interessati (autocontrollo), sia dai controlli di conformità svolti da CSQA per accertare la conformità dei processi e del prodotto”.
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Fonte: La Repubblica