Un rapporto con il vino, quello riscontrato in una regione che rappresenta il primo vigneto d’Italia per superficie, che si conferma privilegiato anche attraverso la presenza allo stand del Consorzio Vini DOC Sicilia di centinaia di addetti ai lavori, che hanno avuto modo di apprezzare i vini siciliani DOP nel corso del Vinitaly.
I segnali di attenzione nei confronti della DOC Sicilia al Vinitaly 2022 sono in linea con la crescita dell’imbottigliato: il Consorzio, realtà di primo piano nello scenario internazionale del vino che ha chiuso il 2021 con una produzione di oltre 96 milioni di bottiglie.
“Si è trattato senz’altro di un grande successo – sottolinea Antonio Rallo, presidente del Consorzio Vini DOC Sicilia – nella direzione della promozione e della divulgazione di tutte le molteplici caratteristiche che rappresentano la denominazione. La formula vincente messa in atto da Veronafiere orientata al business, nel nostro caso ha prodotto una consistente affluenza di buyer da Canada, UK, USA e Sud Europa, che hanno manifestato il loro interesse concreto nei vini DOC Sicilia, partecipando a incontri e degustazioni”.
Il Consorzio ha proposto una serie di appuntamenti a cura di esperti dei vini dell’isola, a cui hanno partecipato giornalisti e sommelier, tra i focus dedicati ai vitigni più rappresentativi dell’isola – ovvero Nero D’Avola, Grillo, Lucido e rosati siciliani – le masterclass – ovvero “Il Nero d’Avola dai diversi areali”, “Il grillo vitigno contemporaneo”, “Le espressioni varietali dei rossi DOC Sicilia” e “Le espressioni varietali dei bianchi DOP Sicilia” – e i vari incontri proposti. Tra questi ultimi, sono stati presentati i dati relativi allo studio commissionato a GPF Inspiring Research, azienda leader nelle ricerche di mercato, una ricognizione del percepito d’immagine, di brand e del vissuto dei vini Sicilia DOP con relativi orizzonti, in particolar modo rivolti al consumatore del 2030.
Il vino DOC siciliano è emerso come brand dalla forte identità, appartenente a una short list di eccellenza e ambasciatore della sua anima eterogenea. Se l’83% dei conoscitori dei vini siciliani DOP ne è anche consumatore, dimostrando un ottimo e per nulla ovvio livello di conversione dalla conoscenza al consumo, è il dato relativo ai consumi dei giovani di età compresa tra i 24 e il 29 anni a risultare dirompente: il 79,4 % dei giovani rivela di apprezzare i vini siciliani, designando la Sicilia come prima aerea in cui si registra un incremento così importante della fascia più giovane.
Sono stati inoltre diffusi i dati ufficiali relativi alla vendemmia 2021 di Grillo, che ha prodotto 20.941.260 milioni di bottiglie, +25 % rispetto ai 16.707.274 del 2020. Per il Grillo, infatti, il 2021 si è trattato senz’altro di un’ottima annata, risultando, anche nelle versioni più mature, accattivante, fresco per acidità varietale e sapido, dalla carica aromatica intensa, nella componente fruttata, spiccatamente tropicale, nell’accezione floreale.
Nel corso del Vinitaly, il Consorzio ha proposto anche un incontro sul progetto “Valorizzazione del germoplasma viticolo”, dedicato alla conservazione della biodiversità parietale, promosso e sostenuto dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia in partnership con il Dipartimento regionale dell’Agricoltura della Regione Siciliana, l’Università degli Studi di Palermo e il Centro regionale per la conservazione della biodiversità viticola e agraria “F. Paulsen”. Infine, ha accolto la Fondazione SOStain Sicilia, con un talk dedicato alla promozione di un modello di viticoltura green, dedicato all’importanza dello sviluppo sostenibile nel settore vitivinicolo siciliano e della condivisione di buone pratiche a garanzia del rispetto dell’ecosistema e la presentazione del libro “Altrove Sud. Un viaggio nella viticoltura del Meridione” (Edizioni Ampelos) di Robert Camuto.
Fonte: Consorzio Vini DOC Sicilia