Promozione internazionale ed evoluzione di dinamiche commerciali per lo sviluppo e la ripresa economica dei due Paesi
Le azioni di collaborazione e promozione per il settore agroalimentare
Per promuovere la collaborazione tra le eccellenze italiane del settore agroalimentare e le imprese croate attive nel settore, ICE Croazia sta programmando per il 2022 un seminario a Zagabria dedicato al settore agroalimentare. L’iniziativa permetterà l’incontro diretto delle imprese italiane e croate e la presentazione della diverse attività, dei punti di forza e delle peculiarità nel proprio Paese di appartenenza. La recente e ancora attuale crisi pandemica ha evidenziato la necessità per i governi dei singoli Paesi di rafforzare il proprio settore agricolo agroalimentare, in quanto settore primario dell’economia nazionale e chiave di volta per lo sviluppo e la ripresa economica. La rilevanza e centralità del settore agricolo per l’economia locale è confermata anche dalla forte attenzione del governo croato e dai seri sforzi profusi per l’elaborazione della strategia di sviluppo del settore agricolo per il periodo dopo il 2020, realizzata grazie al supporto tecnico della Banca Mondiale. Il seminario si pone l’obiettivo di instaurare una collaborazione diretta per lo scambio di best practices, macchinari/ tecnologie e prodotti e di sondare la possibilità di una partecipazione congiunta ai progetti di sviluppo rurale dell’UE.
Nel prossimo periodo si prevede di svolgere anche azioni di promozione dei prodotti agroalimentari italiani mediante la collaborazione con la GDO locale. Nel 2019 le catene della GDO avevano visto una notevole espansione, spinte dal turismo in forte crescita e dall’aumento degli stipendi, che è continuata anche nel 2020 nonostante la pandemia, anche se a ritmi più lenti, registrando un incremento delle vendite al dettaglio online del +13,9% (il canale online rappresenta il 6% delle vendite al dettaglio complessive). Nel 2020 nel mercato croato ha fatto ingresso anche l’italiana Eurospin. Tra le iniziative del Piano Export Sud 2 – un programma di azioni per promuovere l’internazionalizzazione delle imprese delle regioni italiane meno sviluppate come Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna (finanziato dal PON Imprese e Competitività 2014/2020 FESR – Asse III Competitività PMI, azione 3.4.1) – nel giugno 2021 l’ICE-Agenzia ha realizzato una degustazione di vini italiani a Zagabria presso l’Hotel The Westin Zagreb. Obiettivo dell’iniziativa è stato quello di promuovere l’offerta italiana del settore, favorendo l’incontro tra domanda (importatori, distributori, ristoratori, enoteche locali) e offerta. Protagoniste della degustazione di Zagabria sono state le 120 etichette proposte da 40 imprese che hanno partecipato all’evento in formato phygital. La degustazione è stata guidata da esperti sommelier croati.
Il vino e l’agroalimentare italiano in Croazia
Dall’entrata della Croazia nell’Unione Europea nel 2013 il valore delle importazioni di vino italiano è costantemente aumentato fino a raggiungere nel 2019 un totale di 5,6 milioni di euro, registrando una crescita media annua del +16% e una quota di mercato del 17,4%. Sulla base del volume, nel 2019 si è registrato un aumento di vino italiano importato in Croazia del +117% con una quota di mercato del 15,6% seconda solo alla Macedonia del nord. A seguito della crisi pandemica e del conseguente calo dell’export vinicolo italiano, nel 2020 la quota di mercato italiana è scesa al 13% in valore con 3,5 milioni di euro di export diventando il terzo Paese fornitore dopo la Macedonia del Nord e la Francia. L’interesse delle imprese italiane del settore agroalimentare per il mercato croato, vicino geograficamente e affine per gusti e alimenti consumati, è confermato dalle numerose richieste che quotidianamente pervengono al nostro ufficio relative alla possibilità di ingresso nel mercato croato. I consumatori locali, dall’altra parte, consumano frequentemente i prodotti italiani come vini, formaggi e pasta, apprezzando il prezzo e la qualità.
Il settore alimentare croato
Il territorio della Croazia, grazie alla disponibilità di acqua, al clima favorevole e al terreno fertile, è da sempre stato ritenuto adatto per la produzione di alimenti e bevande. La qualità delle risorse naturali locali è stata riconosciuta da numerose imprese internazionali quali Lactalis, Heineken, Carlsberg, Coca Cola, HiPP e altre. Mentre i successi di esportazione, sul mercato dell’UE e internazionale, delle imprese alimentari locali quali Podravka, Kraš e Ledo contribuiscono all’ulteriore sviluppo del settore alimentare croato. Oggi in Croazia, nel settore della produzione di alimenti e bevande, sono occupate più di 59.000 persone in più di 3.200 imprese. Lo stipendio lordo medio nel comparto della produzione di alimenti è di 1.006 euro, e nel comparto della produzione di bevande 1.418 euro (secondo i dati dell’Ufficio statistico della Croazia 2020). Durante gli ultimi 12 anni, la produzione di alimenti ha segnato una crescita costante. Nel 2020 è cresciuta del +6,8% rispetto al 2008; mentre la produzione di bevande dal 2008 al 2020 è diminuita del -26,2%. Il settore della produzione di alimenti e bevande, uno dei principali nell’industria croata, contribuisce al 2,8% del PIL (dato del 2018). Una peculiarità da sottolineare è che le principali 10 imprese attive nel settore della produzione di alimenti sono quasi tutte di proprietà locale.
Prodotti agroalimentari tutelati e distribuzione geografica delle denominazioni protette in Croazia
La Croazia, con 34 prodotti DOP IGP, nel comparto Cibo è tra i primi dieci Paesi dell’UE per numero di denominazioni agroalimentari protette. La Croazia ha inoltre 18 vini DOP, sei bevande spiritose IGP e un vino aromatizzato a Indicazione Geografica. Ultima registrazione dell’agosto 2021, è il Moscato di Momiano DOP. In Croazia i prodotti in fase di registrazione a livello UE vengono contrassegnati dai simboli ZOI, ZOZP, ZTS che indicano la tutela nazionale di transizione e in base alle disposizioni del Ministero dell’Agricoltura della Croazia, possono essere utilizzati solo per i prodotti per i quali il produttore possiede il certificato di conformità con il Regolamento emesso dall’organo di controllo autorizzato dal Ministero croato, il Bureau Veritas Croatia d.o.o., che ha ottenuto l’autorizzazione a essere l’organo di controllo per la verifica della conformità dei prodotti con il regolamento che definisce se si tratti di prodotto DOP, IGP o STG.
Effetti della pandemia nel mercato croato
La pandemia, per quanto riguarda il mercato della Croazia, ha comportato inevitabilmente l’aumento del consumo di alimenti in casa. Durante i mesi di marzo e aprile 2020 i consumatori, costretti a cambiare le proprie abitudini alimentari, hanno aumentato la domanda di prodotti alimentari conservati e duraturi, il che ha influito negativamente sui produttori di frutta e verdura, carne fresca e latte. La produzione locale, a causa dell’insufficienza dell’agricoltura primaria locale, si orienta verso l’importazione di materie prime, tuttavia i problemi e i ritardi nel trasporto internazionale nel periodo pandemico hanno reso impossibile assicurare la continuità e l’ottimale organizzazione della produzione alimentare locale. Nell’industria alimentare, a seguito della crisi pandemica, si è sentito notevolmente il freno imposto dalle carenze della catena di fornitura, dai mercati al settore Horeca. Le imprese di produzione hanno visto perdite notevoli a causa della chiusura dei confini (il comparto carne dell’industria alimentare croata è fortemente orientato all’export, verso i mercati dell’Italia, dell’Austria e dei Balcani) e dei ristoranti (con la merce in attesa di distribuzione). Sulla base dei dati dell’Ufficio Statistico della Croazia, per il terzo quadrimestre del 2021, i prezzi medi di produzione dei prodotti agricoli sono cresciuti del +16,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il prezzo dei prodotti vegetali è cresciuto del +24,7%, mentre il prezzo dei bovini, polli e prodotti di carne del +1,1%. Il prezzo dei cereali è aumentato del +29,3%, della frutta del +5,5% e del vino del +11,9%.
A cura di ICE-Croazia
Fonte: Consortium 2022_01