Con un balzo di oltre l’11% la regione si conferma leader a livello italiano e segna un primato storico, il presidente Zai: “Frutto di un lavoro spesso eroico”
Il vino veneto brinda a risultati record per l’export. Nel 2021 ha segnato vendite all’estero per 2,5 miliardi, in crescita dell’11,1% sull’anno precedente grazie in gran parte a sua “maestà” il Prosecco. Da solo il vino vale circa un terzo dell’export di tutto l’agroalimentare regionale. Una performance da incornidare anche di molti altri produttori nazionali. Secondo l’Osservatorio Qualivita Wine, 19 regioni italiane su 20 hanno segnato un aumento delle esportazioni ranno scorso portando il valore complessivo a 7,11 miliardi, per un +12,4% su base annua che recupera decisamente il – 2.2% registrato nel 2020.
Molto bene anche il Friuli Venezia Giulia: 142 milioni di euro l’export dell’anno scorso, + 21,5% sul 2020. “Le conseguenze della pandemia sono state sicuramente pesanti, ma questi dati dicono che il nostro settore vitivinicolo è fatto di combattenti che hanno sfidato il grave momento per l’imprenditoria, assicurandosi anche risultati che sono importanti segnali di ripresa – il commento del presidente della Regione Veneto Luca Zaia – . Il Veneto è in testa alle regioni italiane per l’export vinicolo con una sensibile crescita: è un segno di passione per il lavoro ma anche un riconoscimento di capacità nelle difficoltà, caratteristiche che sono nel Dna dei veneti e che saranno preziose anche nell’affrontare le ripercussioni dell’attuale situazione internazionale”.
Il presidente della Regione Veneto poi sottolinea: “Per comprendere il valore del vino nell’economia del Veneto basta pensare che da solo rappresenta circa un terzo circa dell’export agroalimentare veneto. Siamo parlando di una delle grandi eccellenze della nostra regione. Un’eccellenza frutto di un lavoro importante e molto spesso eroico che con orgoglio vediamo apprezzata dal mondo”.
Fonte: Il Gazzettino