La Francia rappresenta ormai un mercato d’interesse e in crescita per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOP, che ha accolto, lo scorso febbraio, i visitatori della kermesse Wine Paris & Vinexpo Paris presso il proprio spazio espositivo.
Infatti, nonostante la forte concorrenza del prodotto locale, le esportazioni verso il Paese sono aumentate in maniera consistente. Secondo l’ultimo rapporto economico, i volumi venduti nel 2020 sono pari a 586.260 bottiglie, in crescita del 104,1% rispetto al 2019, per un valore di circa 3,1 milioni di euro.
“È un risultato che ci dà molta soddisfazione”, spiega a Pambianco Wine&Food Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, sottolineando l’incremento del prezzo medio a unità, che ha raggiunto 5,30 euro. “Pur essendo la Francia un Paese che ha delle bollicine importanti e che è sempre stato in competizione con noi, ora sta apprezzando molto la qualità del Conegliano Valdobbiadene, che è in grado di portare con sé la cultura, la tradizione e la bellezza di un territorio, iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco”.
Il Consorzio, che ha sede in località Solighetto a Pieve di Soligo, raggruppa 192 case spumantistiche, 442 vinificatori e 3.400 famiglie di viticoltori impegnati nella produzione di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. Tra i mercati storicamente di riferimento, la presidente annovera Germania, Svizzera e Austria. “Oggi si inserisce con un fatturato di tutto rispetto anche la Francia”, aggiunge. “Oltretutto, accade in una situazione difficile, subito dopo la pandemia, facendoci pensare che il futuro sarà ancora più roseo”.
Contribuiscono alle prospettive positive anche i mercati oltreoceano. “Stati Uniti, Asia e Australia sono mercati che teniamo in grande considerazione per comunicare il valore del made in Italy e del saper fare artigianale che contraddistingue la nostra comunità”, afferma Bortolomiol. “Contiamo molto di poter presidiare ancora meglio un mercato come quello degli Stati Uniti che è importantissimo, ma altrettanto i Paesi asiatici, Cina e Giappone, dove stiamo già portando avanti un percorso”.
In termini di volumi di vendita, e come inevitabile conseguenza dei profondi cambiamenti delle modalità di consumo che si sono verificate nel 2020, per effetto del lockdown prima e poi delle limitazioni imposte dal perdurare della crisi sanitaria in autunno, le percentuali di crescita più spettacolari sono a carico del commercio elettronico. “L’e-commerce si è sviluppato in maniera eccezionale durante la pandemia e ha registrato incrementi sempre maggiori, con un prezzo medio a unità che ha toccato 8,69 euro”, sottolinea Bortolomiol, annunciando l’impegno nello sviluppo del canale.
Il futuro del Consorzio, tuttavia, ha una direzione chiara: quella della sostenibilità. “Mai come negli ultimi due anni immaginare il futuro è stato importante. Il futuro come la fine della pandemia e di tutto quello che ha generato, ma anche il futuro come rinnovamento, come rigenerazione della realtà in cui operiamo e viviamo come viticoltori e produttori”, afferma la presidente. “Stiamo lavorando a un piano che riporti al primo posto il territorio, rendendolo sempre più adatto a ricevere un turismo esperienziale”.
Questo, in un’ottica condivisa con il Consorzio del Prosecco Doc e il Consorzio Vini Asolo Montello. “Siamo un sistema prosecco, una doc che comprende una docg. Per presentare tutte le caratteristiche del prodotto, si parla di un sistema che è molto completo e anche complesso. Stiamo quindi portando avanti una condivisione di politiche tra i tre consorzi che riguardano anche la tutela a livello internazionale e questo ci sta sempre di più stringendo in un’unica missione, che è quella di tutelare un prodotto che ha una grande storia”, conclude Bortolomiol.
Fonte: www.wine.pambianconews.com