Restyling del marchio da utilizzare sulle confezioni di Grana Padano DOP. È una delle proposte di modifica del disciplinare (a integrazione dell`articolo 4, primo comma), la più importante tra quelle che sono entrate nella fase decisiva con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Riguarda il contrassegno ufficiale che (all`articolo 8) attesta il possesso dei requisiti per l’uso della Denominazione di origine protetta Grana Padano. Rispetto al marchio principale, quello destinato al packaging è leggermente modificato nel tratto e senza la “G” e la “P” iscritte dentro gli angoli superiore e inferiore del celebre e conosciutissimo romboide.
Ancora più rigoroso il livello igienico-sanitario del latte
Un’altra delle proposte di modifica del disciplinare (a integrazione dell`articolo 4, primo comma) si riferisce all’aspetto igienico sanitario della materia prima «Il latte utilizzato per la produzione del Grana Padano DOP, non si avvale delle deroghe previste dalla vigente normativa sanitaria per quanto riguarda la carica batterica totale e il tenore di cellule somatiche». Da sottolineare che le richieste avanzate dal Consorzio di tutela, ovviamente, non si propongono di alterare le caratteristiche del formaggio DOP e neppure allentano il legame con l’ambito geografico e la zona di produzione. Un’altra richiesta di modifica (articolo 6) si riferisce all’ente incaricato dei controlli di conformità del prodotto stabilendo che la struttura conforme alle disposizioni del regolamento n. 1151/2012 della Commissione europea sia il CSQA Certificazioni srl.
Nuove categorie di stagionatura
In arrivo anche novità nella categoria di stagionatura del prodotto confezionato. Il disciplinare che oggi prevede le categorie “Grana Padano Oltre 16 Mesi” e “Grana Padano Riserva”, utilizzerà una nuova formulazione: “Grana Padano Riserva Oltre 20 Mesi” e “Grana Padano Riserva Oltre 24 Mesi”. «Siamo convinti che il formaggio con oltre 24 mesi rappresenterà un’innovazione importante per il Grana Padano e darà nuovo slancio ai consumi – ha commentato il presidente del Consorzio di tutela del Grana Padano, Renato Zaghini -. Stiamo assistendo a un’evoluzione dei gusti e delle richieste dei consumatori, spinto non solo dalle nuove abitudini imposte dalle limitazioni della pandemia. Abbiamo visto crescere il grattugiato, vediamo proporre il Grana Padano con nuove formule, sentiamo una forte richiesta di qualità sempre più alta dai consumatori. Abbiamo i prodotti giusti per reggere a queste innovazioni e lo comunicheremo sempre meglio».
Necessario frenare i rincari delle materie prime
A preoccupare il presidente del Consorzio è l’aumento delle materie prime, non solo quelle legate all’alimentazione delle bovine. «I prezzi che crescono fuori controllo mettono in grosse difficoltà anche la nostra filiera produttiva – conclude Zaghini -. Non possiamo fermare la produzione nei caseifici o nelle stalle. Chiediamo che contenere queste impennate sia una priorità per la politica».
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Fonte: Informatore Zootecnico