Made in Italy, studio d’impatto 2005-2019: oltre 23mila operazioni e 8.300 aziende supportate. Nel 2019 il flusso di aiuti ha prodotto 13,8 miliardi di fatturato aggiuntivo.
Oltre 23mila operazioni per 8300 imprese coinvolte e 163 miliardi di risorse mobilitate dal 2005 al 2019 con un impatto significativo in termini di ricadute sia sul fatturato che sui livelli occupazionali delle aziende supportate made in italy: 13,8 miliardi di ricavi addizionali e 4omila addetti in più solo nel 2019. Sono questi i numeri dell’analisi d’impatto realizzata dall’Ufficio studi di Sace, guidato da Alessandro Terzulli, in collaborazione con Prometeia, che sarà presentato nei prossimi giorni e che il Sole 24 Ore è in grado di anticipare.
Si tratta di un report dettagliato che analizza, da un lato, le caratteristiche delle imprese clienti di Sace e Simest, nonché della controllata Sace Bt (assicurazione dei crediti a breve termine), e, dall’altro gli effetti dei servizi assicurativi e finanziari offerti sulla loro performance (dall’export credit di Sace ai finanziamenti agevolati targati Simest).
Il cambio di passo – Il primo dato saliente che emerge è, innanzitutto, la forte accelerazione dell’operatività nell’ultimo decennio al punto che si è passati da meno di 1000 operazioni l’anno nel biennio 2008-2009 a oltre 2000 nel periodo 2018-2019, con un raddoppio dei clienti (da circa 500 a oltre 1300). Segno che la sempre maggiore vocazione estera delle imprese ha trovato una sponda nel sostegno di Sace e Simest, diretto per lo più al segmento delle Pmi (quasi n della clientela).
Nell’impatto netto delle attività Sace e Simest, sul fatturato per i principali settori nel 2019, vede l’agroalimentare al terzo posto, dietro navi e imbarcazioni e macchinari per energia, con un fatturato di 1.049 milioni di euro.
Fonte: Il Sole 24 Ore