Una sostanza naturale da spalmare sui cibi per conservarli come UHT. È la rivoluzionaria ricetta anti-sprechi di un’azienda che lavora tra Europa e USA.
Le cose più notevoli, in questa campagna verde tutta uguale, sono due. I vivai che sembrano casette per bambini se i bambini fossero figli di Gulliver. Tanti, altissimi, trasparenti. E le rotatorie a due corsie, un upgrade per intenditori. Per il resto la zona a tre quarti d`ora a sud dell`aeroporto di Amsterdam, il più trafficato al mondo, e a un tiro di schioppo dal porto di Rotterdam, il numero uno d`Europa, è essenzialmente una superpotenza logistica, tipo il piacentino al cubo.
Ed è qui che fatalmente ha sede Nature`s Pride, uno dei più grandi importatori di frutta e verdura del continente, che tratta 230 prodotti da oltre 58 Paesi. E che, per soprammercato, ospita anche la sede europea di Apeel, la società californiana che si è data il compito di trasformarne un certo numero in cibi Uht, a lunga conservazione.
Per ora è una cosa per poche specie (in Europa avocado, manghi, agrumi, oltreoceano anche mele, cetrioli, asparagi), ma non una cosa da poco. Nel senso che, parlando tanto di sostenibilità, questo potrebbe rivelarsi un tassello non trascurabile: dimezzando gli sprechi ci guadagna il fornitore, il venditore, il cliente (a cui il frutto non marcisce all`indomani dall`acquisto) e alla fine anche il pianeta, che diventa complessivamente più efficiente.
Fonte: Il Venerdì di Repubblica